Sanità, piano riordino: riaprono pronto soccorso Scafati, Oliveto Citra e Cava de’ Tirreni 

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medici_corsia_ospedaleRiduzione dei ricoveri fuori Regione, più posto letto, la nascita e l’avvio delle reti cliniche integrate, dell’emergenza, “tempo dipendenti”, neonatale. Soprattutto presidi sanitari per i quali era prevista la chiusura in base al decreto 40-2010, resteranno aperti. É il vado del Loreto Mare e degli ospedali di Scafati e Torre del Greco. Sono alcuni dei punti della riorganizzazione della rete degli ospedali in Campania, presentata oggi dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Chiusi dal decreto 49-2010c sono riattivati i pronto soccorso di Scafati, Oliveto Citra e Cava de’ Tirreni, nel Salernitano, Torre del Greco e Loreto Mare per Napoli, Maddaloni, nel Casertano.

Accanto a questi sono programmato altri 2 pronto soccorso nell’Ospedale Calilupi di Carpi e nel presidio di Roccadaspide. Per i punti di primo intervento, la struttura di Castiglione di Ravello viene annessa al Ruggi di Salerno. I tempi di attuazione dipendono, come ha spiegato Mario Morlacco, subcommissario alla sanità, da motivo tecnici. “Il provvedimento è stato messo a sistemata lo scorso 24 febbraio – ha spiegato – e l’abbiamo inviato al Ministero della salute”. Il prossimo passaggio prevede che sia l’Agenas, l’Agenzia nazionale per la sanità, ad esaminare il piano. Ma Morlacco spiega che “in ogni caso di dubbio, durante la stesura del piano, abbiamo sempre consultato l’Agenas che ha apprezzato il lavoro”. “Già alla prossima verifica, il primo aprile – ha sottolineato – dovremmo avere le impostazioni”.

Nel 2009, il deficit sanitario ammontava a 853 milioni di euro con il bilancio in passivo. Già nel 2013, il bilancio della sanità ha fatto registrare un attivo di 6,1 milioni di euro e il pre consuntivo del 2014 fa registrare un arrivo di 230 milioni da usare per investimenti in tecnologie e potenziamento dei servizi. Il piano prevede un nuovo modello di riorganizzazione delle cure primarie attraverso un accordo già stipulato con i medici della medicina generale e quelli prossimi con gli specialisti ambulatoriali e i pediatri di famiglia. La mobilità passiva ha fatto registrare una diminuiti zone dei ricoveri fuori Regione: dai 92.200 del 2009 si è passati agli 80.754 del 2013, con un recupero, in termini economici, considerando anche l’aumento di mobilità attiva, dai 20 ai 30 milioni annui. Sul fronte dei posti letto, il totale è di 19.726, con un recupero di 500 posti in più che porta la Campania ad allinearsi con la media nazionale rispetto al passato in cui era al di sotto. Il piano prevede anche il potenziamento dei posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza: in programma i posti letto sono 2990 di cui 2187 per la riabilitazione e 803 per le lungodegenze dopo la fase acuta. Infine per i servizi psichiatrici di diagnosi e cura, sono previsti il potenziamento dei posti letto che da 196 attivo nel 2013 passeranno a 234 con il nuovo piano e la riduzione della mobilità interregionale.

 

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