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“Polizia Provinciale: quale futuro?” Se n’è parlato alla CGIL Fp di Salerno

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Il giorno 17/3/2015 si è tenuta, presso la CGIL FP Salerno, una partecipata riunione della Polizia Provinciale, che ha avuto lo scopo di esaminare con gli addetti lo stato dell’arte ed individuare, tutti assieme, il percorso migliore per salvaguardarne i compiti e, con esse, anche il posto di lavoro ed i salari degli addetti. La situazione, di oggettiva difficoltà anche a causa dei continui interventi governativi, che spesso aggiungono confusione anziché chiarezza sul futuro delle Province e degli addetti in generale, è stata analizzata nei numerosi interventi, che hanno avanzato varie ed articolate proposte.

Il sentimento comune emerso da tutti gli interventi, ovvero quello di salvaguardare le competenze della Polizia Provinciale ed i posti di lavoro, si è tradotto in varie proposte, che hanno avuto un sicuro punto in comune: le funzioni della Polizia Provinciale non sono e non devono essere quelle della Polizia Municipale. E’ da escludere, quindi, l’eventuale incorporamento nella Polizia Municipale che avrebbe, fra le altre, anche la nota negativa di far scomparire servizi, che oggi sono esclusivi della Polizia Provinciale, senza niente aggiungere, sul piano sostanziale, alle competenze e alla forza della Polizia Municipale.

Nella discussione si è innestata anche una valutazione sulle numerose, e spesso contraddittorie, proposte di emendamento al Decreto Legge 1577 di Riforma della Pubblica Amministrazione sulla questione della riforma dei Corpi di Polizia. Nella sostanza, le opinioni prevalenti sono state due: chi intravede nell’incorporazione nel Corpo Forestale dello Stato un elemento di tranquillità e di continuità professionale e chi pensa, al contrario, che solo salvaguardando la specificità della Polizia Provinciale nella Locale si possa garantire un futuro lavorativo e stipendiale a tutti gli addetti.

La riunione si è conclusa con la definizione di due obiettivi: agire in tutti i livelli affinché vengano tutelati i lavoratori della Polizia Provinciale negli Enti di appartenenza in attesa della conclusione del processo di riordino dei Corpi di Polizia, traducendo ciò in azioni che riescano a tutelare il personale anche con la necessaria copertura economica, che oggi sia la Legge di Stabilità che la “Circolare Madia” non garantiscono; costituire un gruppo di lavoro per produrre un documento, che rappresenti il contributo della categoria sui temi della riforma. Si approfitta, infine, per informare che la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato un emendamento (che si pubblica di seguito) del Relatore del Decreto Legge 1577, che prevede l’esclusione del passaggio della Polizia Provinciale presso le Polizie Statali.

All’emendamento 7.501, al comma 1, lettera a), sostituire le parole da: «razionalizzazione e potenziamento» fino alla fine della lettera con le seguenti: «razionalizzazione e potenziamento dell’efficacia delle funzioni di polizia anche in funzione di una migliore cooperazione sul territorio al fine di evitare sovrapposizioni di competenze e di favorire la gestione associata dei servizi strumentali; riordino delle funzioni di polizia di tutela dell’ambiente, del territorio e del mare e nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare conseguente alla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato, ed eventuale assorbimento del medesimo nelle altre Forze di polizia, ferma restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell’ambiente, del territorio e del mare, della sicurezza agroalimentare e la salvaguardia delle professionalità esistenti, delle specialità e dell’unitarietà; riordino dei corpi di polizia provinciale, in linea con la definizione dell’assetto delle funzioni di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56, escludendo in ogni caso la confluenza presso le forze di polizia.».                                                                    

Il Segretario Generale Angelo De Angelis

 

 

                                                           

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