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Eboli, CGIL su Caporali etnici e riduzione in schiavitù

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La tratta di esseri umani,venuta alla luce ad Eboli da un’indagine dei ROS e che ha portato all’arresto di 9 indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e riduzione in schiavitù, conferma quanto stiamo denunciando da anni e che cioè: dietro gli ingressi di braccianti c’è l’attività criminosa dei caporali etnici che ormai non si limitano più esclusivamente alla intermediazione di manodopera e allo sfruttamento lavorativo, ma gestiscono in prima persona gli ingressi di nuovi migranti dietro lauti compensi (6/7mila euro) e la riduzione in schiavitù attraverso il sequestro dei documenti.

Una attività criminale che alimenta le mafie internazionali, sempre più attive nella tratta degli esseri umani.

Non possiamo che essere soddisfatti dell’indagine portata a termine che, secondo noi, andrebbe estesa a tutto il comparto agricolo, in quanto questa attività criminale non interessa soltanto i lavoratori di nazionalità rumena, ma anche le altre impiegate nel settore primario (marocchina, ucraina, indiana).

Assicurare alla giustizia i caporali e ripristinare la legalità nel comparto agricolo deve essere l’obiettivo di tutta la comunità per liberare i lavoratori migranti dalla schiavitù e garantire i loro diritti di cittadinanza.

 

Anselmo Botte

Segretario Cgil Salerno

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