Capaccio: il Comune sfratta Legambiente dall’oasi dunale Torre di Mare

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legambiente_bandieraL’esperienza dell’oasi dunale Torre di Mare di Paestum rischia di essere cancellata. Nell’area protetta, oggi gestita dai volontari del circolo locale di Legambiente il comune di Capaccio, proprietario del bene, vorrebbe realizzare un camper park o un camping comunale. Una scelta che vanificherebbe l’impegno dei volontari di Legambiente, che vent’anni fa, coinvolgendo centinaia e centinaia di giovani, molti dei quali giunta da tutta Europa, hanno ripulito l’area da cumuli e cumuli di rifiuti, valorizzandola attraverso progetti all’area aperta.

Come spiegato ieri al Liratg dal presidente del circolo Pasquale Longo. «L’oasi dunale rappresenta un presidio di legalità all’interno di un contesto territoriale fortemente degradato da abusi e da bruttezza ed è nata per contribuire alla ricomposizione del rapporto tra la città antica e il mare».

Da nove mesi Legambiente e Comune di Capaccio si stavano confrontando per giungere alla stesura di un protocollo d’intesa che avrebbe dovuto sancire la volontà comune di consolidare l’esperienza dell’Oasi dunale. Nove mesi vanificati perché nei giorni scorsi l’amministrazione guidata da Italo Voza ha scritto al circolo di Legambiente spiegando che «il comune ha un obbligo di valorizzazione a fini strettamente economici».

L’amministrazione comunale chiede a Legambiente di spostare il progetto in un’area compresa tra il molo Sirena ed il Fiume Sele. Per Legambiente la scelta di realizzare un camper park o un camping nell’oasi dunale «significherebbe ignorare la legge 220 del 1957 e mortificare ancora una volta la figura di Umberto Zanotti Bianco che con lungimiranza aveva previsto un anello verde intorno alle mura della città antica di Paestum». 

Fonte LIRATV.COM

3 Commenti

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  • Se vogliono far scoppiare la guerra civile con questa mossa ci riescono di sicuro.

    ci legheremo agli alberi

  • io noterei anche la legalità dei dipendenti e lavoratori nella zona… che scarseggia valuterei la presenza gia massiccia di parcheggi per camper e camping e valuterei la qualità dei servizi offerti dall’oasi legambiente, così da ottimizzare i servizi per i cittadini che pagano le tasse.
    Si all’oasi, no all’area sosta camper, ma ricordiamoci che l’area è nostra e legambiente la ringraziamo per aver dato occasione di recuperare il posto, ma non deve diventare un circoletto privato per pochi, mi riferisco alla casetta presente nella pineta occupata dall’associazione.

  • X ma serio.
    La casetta è aperta a tutti, ed è sempre stato così!!!
    Il lavoro di tutti gli attivisti che tengono la spiaggia pulita non ha prezzo.
    I gigli di mare che crescono spontanei sulla duna non hanno prezzo.

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