Il Pd si avvicina al voto del 31 maggio con qualche timore sulla capacità di mantenere intatto quello che fino a qualche settimana era considerato un obiettivo minimo: confermare il governo di 5 delle 7 Regioni dove si andrà al voto. In Campania il nodo dell’appoggio al candidato di Forza Italia Stefano Caldoro è tutt’altro che sciolto e legato a doppio filo con la riunione dei deputati che oggi affronterà la querelle legata al ruolo e alla linea della capogruppo Nunzia De Girolamo (forte soprattutto in territorio campano).
Il candidato del centrosinistra De Luca, invece, correrà con l’ombra della decadenza e nonostante il fatto che i vertici del Pd non si siano certo esplicitamente ‘spesi’ per lui nella settimana delle primarie. Lo ‘sceriffo’ di Salerno potrà contare sul sostegno della lista ‘Campania civica’, agganciata a Scelta Civica e promossa dal senatore Gal Vincenzo D’Anna in aperto contrasto con Caldoro e con la “gestione, senza democrazia, del ‘cerchio magico’ in FI”.
Improbabile, tuttavia, che i Ricostruttori campani che fanno a capo a Fitto seguano D’Anna, al quale, intanto, Toti replica con durezza: “è l’ennesimo eletto con i voti di Berlusconi che passa dall’altra parte, sapevamo che era una moda, sta diventando una mania”.
Commenta