Severino, Abbamonte e Nappi: ogni atto De Luca sarà nullo

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Regione_Consiglio_Regionale“De Luca, se eletto, potrebbe anche non avere il tempo di costituire la giunta e nominare il vicepresidente e ci sono dubbi che in questo modo si forzi il dato normativo”. Così Orazio Abbamonte docente di Diritto amministrativo alla Federico II, nel corso del programma “Il Martello”, condotto da Ciro Montella e Roberto Esse su Radio Club 91 con le “martellate” di Rosario Verde, che ha visto ieri sera anche le presenze dei giornalisti del Roma Claudio Silvestri, del Corriere del Mezzogiorno Roberto Russo e di OmniNapoli Carlo Porcaro. Il tema della Legge Severino, non ha mai lasciato di gioco e si pone ancor con maggiore peso visto che manca poco più di un mese alle elezioni regionali. In forza a tale norma, il candidato del centrosinistra, Vincenzo De Luca, in caso di vittoria alle elezioni regionali non potrà essere eletto a seguito della condanna in primo grado legata alla vicenda del termovalorizzatore di Salerno (scrive Agenparl.com). A rincarare la dose ci pensa Severino Nappi, assessore regionale al Lavoro in campo con il Nuovo Centrodestra: “De Luca non potrà essere neppure proclamato. Un caso del genere avrebbe dovuto imporre riflessioni a monte, che non ci sono state”. Chi invece invita ad un inasprimento delle pene è Fabio Foglia Manzillo, docente di Diritto penale all’Università Pegaso, che sollecita una riflessione sulla legge Severino: “introduce qualcosa di molto più duro, ovvero l’interdizione, la decadenza e l’ostatività dopo la sentenza di condanna di primo grado che in Italia non è definitiva tant’è che molte condanne decadono in appello. Questo appare all’opinione pubblica spropositato e forse contrastante con i princìpi che reggono il nostro ordinamento. E allora da più parti si dice che questa sanzione così grave andrebbe applicata per i reati più gravi ma non per l’abuso d’ufficio. Ma la norma Severino ha una sua logica e iniziare a pensare di escludere una serie di reati forse sbilancerebbe la norma stessa”.
LA REPLICA DI DE LUCA. “Possano tutti stare tranquilli. Chi vince governa. Basta con il tirare il ballo la Legge Severino”. Lo ha detto ieri Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, nel corso di un incontro a Confindustria Salerno. “La mia posizione – ha detto l’ ex sindaco di Salerno – è stata già chiarita e sono stato riammesso dopo tre ore dal Tar di Salerno alla mia carica di sindaco. Per la Regione non è competente il prefetto, ma il presidente del Consiglio che deve fare tutta una serie di consultazioni prima di decidere, a partire dal ministro dell’ Interno, chiedere un parere all’Avvocatura e tanto altro. Stessero tutti tranquilli e sereni. Le cose procederanno come devono. Dopo le elezioni – ha concluso De Luca – ci saranno novità sostanziali. In ogni caso, anche con questa legge così com’è, non c’è alcun dubbio che chi vince governa. Per ora lasciamoli cullare nelle loro scemenze”.

9 Commenti

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  • Alla arroganza di De Luca non vi è limite, ormai la sua è un delirio di onnipotenza, si ritiene al disopra di tutto e tutti.
    Nelle menzogne continua ad omettere passaggi.
    Il Tar lo ha riammesso dopo tre ore a seguito della istanza di urgenza presentata dai suoi avvocati dopo la sentenza di decadenza per il doppio incarico.
    Il Presidente del Tar ha emesso il decreto provvisorio di urgenza di riammissione senza contraddittorio, rimandando la emissione decreto definitivo dopo aver sentito le parti con contraddittorio innanzi a un collegio di magistrati.
    Al contraddittorio i suoi legali, poi, hanno rinunciato perchè nel frattempo era stata emessa la sentenza di condanna ad un anno di reclusione e 18 mesi di interdizione dai pubblici uffici.
    De Luca rispetti i suoi cittadini e sia onesto nelle sue esposizioni, oppure pensa che i suoi concittadini sono tutti ammaestrati e lobomotizzati. Si vergogni, in America e non solo un uomo politico con incarichi pubblici quando mente è cacciato dal Parlamento e decade da ogni ruolo pubblico!

  • Di Nappi sappiamo che e’ uno sparacazzate alla Fortunato,ma questo Abbamonte e’ quello che scrisse un libro politico con l’on Italo Bocchino che e’ scomparso dalla scena? E va fa un B……o sono 5 mesi che dici sempre le stesse cose e cambia registro.

  • X attilio, non mi stanchero mai di ripetere questi concetti, visto che persone spregevoli come lei continuano a denigrare chi dice cosa è stato il ventennio a Salerno e chi sia De Luca veramente. E ció che piú spaventa e che questo politicante, condannato e plurindagato, che si fa beffa della legge, dovrebbe garantire la legalita, tutelare i cittadini e il bene pubblico.

  • quella delineata da De Luca, non ci sono omissioni: tutto il resto sono chiacchiere, da comare de-lusa….!!

    (la gatta quando non riesce a prendere il lardo, dice che è rancido!)

  • È in totale delirio di onnipotenza e va fermato ogni costo, per rispetto della legalità .Questo malato di mente,se vivessimo in un paese civile con un minimo di etica comportamentale,andrebbe preso a calci nel deretano e rimandato nel suo paesello.ma il popolino ignorante delle luci cinesi,si prostituisce al cospetto del condannato fascista e molti vivono di municipalizzate fallite,che paghiamo noi tutti.

  • Viviamo nella trepida attesa dell’elezione di De Luca con la speranza fiduciosa che, una volta eletto, abolisca la Costituzione!

  • A questo punto non capisco l’agitarsi di tutti gli antideluchiani. Se sono cosi sicuri di quello che affermano dovrebbero essere felici e
    e tranquilli. Perchè si agitano tanto? Hanno in fondo una fottuta paura. A tutti i difensori della legalità sarebbe stucchevole ricordare che la COSTITUZIONE ritiene che una sentenza debba diventare definitiva dopo tre gradi di giudizio tanto più che la motivazione della condanna di De Luca sia alquanto dubbia almeno per le persone oneste intelletualmente e non per i paranoici o le paranoiche.

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