Salerno: La Rada presenta la Giornata Mondiale Del Rifugiato

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Immigrati_scuola_italianoDomani 20 giugno 2015, in occasione della 14esima Giornata mondiale del rifugiato indetta dalle Nazioni Unite, le cooperative del Consorzio La Rada aprono ai cittadini le porte delle strutture d’accoglienza e delle comunità alloggio gestite sul territorio campano, con lo scopo di dimostrare che è possibile pensare e portare avanti un modello d’accoglienza diverso, un modello che sia realmente funzionante.

“In un momento in cui il tema dell’accoglienza dei migranti e della solidarietà è particolarmente attuale, molto spesso caratterizzato da letture negative – ha spiegatoElena Palma Silvestri, presidente del Consorzio La Rada – il terzo settore, ed in particolar modo le nostre cooperative, intendono invitare la stampa, le istituzioni ed i liberi cittadini, a visitare le strutture che gestiamo, nelle quali sono ospitate decine di migranti che con i nostri educatori e con le comunità che li accolgono hanno messo in piedi un sistema di relazioni e reciprocità che ha già ottenuto quello che per noi è un enorme successo: l’integrazione, quella vera”.

 Il Consorzio La Rada, da tempo impegnato nell’accoglienza dei migranti, ha messo rapidamente in campo fin da agosto 2014 – che ha segnato l’inizio della prepotente recrudescenza dell’emergenza umanitaria tuttora in corso  – misure stabili che garantiscano un adeguato livello di accoglienza. L’idea è accogliere i migranti in centri minori, in piccoli comuni delle aree interne, per favorire lo sviluppo di un innovativo sistema di accoglienza dei migranti: la micro-accoglienza, che aiuta le comunità locali ad assorbirne l’impatto ripartendolo in maniera sostenibile. Una nuova modalità che si fonda sul rispetto dei diritti universali e sui valori della cooperazione e della dignità umana, focalizzando la sua azione sulla compartecipazione dei soci e della comunità locale alla promozione di azioni di welfare generativo e cogenerativo nelle aree interne.  La presenza dei giovani o adulti migranti è stata vissuta in modo non invasivo dalla comunità locale che, proprio grazie al concetto di micro- accoglienza, ha avuto modo di coglierne l’opportunità di crescita e sviluppo economico e culturale.

 

Progetto C.A.SA. M.I.A.  Caserta Avellino Salerno – Minori In Accoglienza

 

Presentato a valere sul bando “Avviso pubblico per la presentazione di progetti finanziati dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 (FAMI) – Assistenza Emergenziale Annualità 2015”, emanato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, il progetto de La Rada si fonda sull’accoglienza diffusa, a  partire dall’esperienza degli sbarchi maturata a Salerno. Oltre al Consorzio La Rada, nel progetto sono coinvolte anche le coop Prometeo 82 e La Città della Luna che attualmente ospitano 21 minori immigrati, tutti di sesso maschile, in una fascia di età compresa tra 15/17 anni. “Casa Mia- Caserta Avellino Salerno – Minori in Accoglienza” nasce sotto l’egida del progetto MSNA che permette alle strutture l’accoglienza  di massimo 8 minori stranieri non accompagnati.

 

Le strutture

“Tutti a casa” si trova in via Capone a Salerno, è gestita da Prometeo 82 ed accoglie otto ragazzi i,  in forma integrata tra i 15 ed i 17 anni sia italiani che stranieri.  “Ogliastro Accoglie” in via Panoramica 4 ad Ogliastro (Sa) è gestita da La Rada mentre “Casa figli di Dio”, in via Carducci a Lacedonia (Av) è gestita da La Città della Luna.  Stessa organizzazione viene applicata dalla comunità “Il filo di Arianna” della cooperativa sociale di Scafati “Insieme a Piazza San Giovanni”  ospita, in forma mista integrata, otto migranti

“ Pur trovandosi in città e quindi con altre caratteristiche rispetto al modello di accoglienza diffusa nelle aree interne- precisa Elena Palma Silvestri– le comunità è che operano nell’area urbana di Salerno e presso il la città di  Scafati,  che ospitano in forma mista ragazzi italiani e stranieri stanno dando ottimi risultati. L’esperienza in queste due città dimostra che i giovani sono sempre capaci di stare insieme e fare squadra, a dispetto di tanti luoghi comuni. Una  convivenza che si è trasformata fin da subito in solidarietà e straordinari scambi culturali. I giovani italiani si sono trasformati in tutor senior per i nuovi arrivati offrendo un’immediata accoglienza”.

 

Il Progetto Spraar “Casa Atella” Capofila “Comune Di Succivo”, di cui è ente gestore la cooperativa sociale Attivarci ha preso avvio in data 2 febbraio 2014 con l’attivazione dei 25 posti ordinari. Anche la cooperativa Attivarci opera lo stesso modello di “microaccoglienza” diffusa, scegliendo come località di accoglienza per i suoi ospiti un paesino della provincia di Caserta, della dimensione di circa settemila abitanti.

 

Infine, il Consorzio La Rada ospita nella propria struttura di Ogliastro anche 20 adulti e 2 neonati. L’accoglienza in questo caso è stata finanziata dalla Prefettura di Salerno attraverso un bando emanato dall’ente stesso per la prima l’accoglienza di cittadini extracomunitari. Sebbene la struttura consentisse di ospitare 44 persone il Consorzio La Rada ha scelto di accogliere non più di 20 migranti in modo da elevare la qualità del servizio offerto e facilitarne l’inserimento.

 

In tutte le strutture operano distinte equipe multidisciplinari di operatori con comprovata esperienza che consentono al progetto di offrire. Tutti i servizi puntano alla presa in carico individuale del migrante ed alla valorizzazione delle potenzialità e delle risorse per favorire l’autonomia, maggiori opportunità di relazione e d’interazione con il contesto territoriale.

 

Nell’individuazione delle strutture– ha spiegato Elena Palma Silvestrisi è puntato a proporre un’accoglienza diffusa e sostenibile, localizzata sul territorio regionale, che ponga attenzione al rapporto tra accolti e numero di abitanti:  sono stati recuperati e riadeguati appartamenti in disuso, portando risorse economiche ai proprietari che hanno deciso di fittarli al Consorzio e alle cooperative, e  create opportunità di lavoro per i giovani del posto, in paesi con una popolazione media compresa tra i mille e i duemila abitanti e privilegiando centri cittadini di modeste dimensioni.  Altro requisito fondamentale del nostro modello sta nella scelta di abitazioni di buona qualità abitativa e nella cura degli arredi e degli accessori: la bellezza e la pulizia restituiscono rispetto dei luoghi e delle persone da parte di chi viene ospitato. Accogliere piccoli numeri di migranti implicava il rischio di non raggiungere la sostenibilità economica: noi, al contrario,  l’abbiamo superato grazie al contenuto costo di vita del territorio, nonché all’entusiasta partecipazione del volontariato locale, della disponibilità al dialogo dei cittadini. Insomma, in paese ci si aiuta. A Lacedonia è nata una squadra di calcio, la Lacedonia- Africa, fatta da migranti.  Uno dei giovani calciatori – ha proseguito la presidente de La Rada– taglia anche i capelli ed acconcia le donne del paese. È questa l’integrazione che vogliamo vedere. Da settembre, inoltre, i ragazzi ospiti saranno coinvolti  anche in azioni di volontariato volte al sostegno nelle attività quotidiane degli anziani della comunità locale con la presenza di un  educatore, in collaborazione con le associazioni locali. Stiamo  così sperimentando che la qualità dell’accoglienza evita l’insorgere di proteste, sopprime  la violenza e soprattutto la comunità si trasforma e riconiugandosi in una nuova arricchente esperienza di condivisione. Continueremo su questa strada e soprattutto opereremo sempre a porte aperte, non soltanto oggi”.

 

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