Quattro operai sono stati autorizzati dal gip del Tribunale di Salerno ad entrare, da lunedì e per sei ore al giorno, nel cantiere di Porta Ovest finito sotto sequestro dopo il cedimento di una paratia all’interno di una delle gallerie in costruzione. La squadra lavorerà alla messa in sicurezza dell’area di cantiere dove i cinque periti nominati per fare luce sul crollo dovranno fare campionamenti e carotaggi, per poi mettere nero su bianco in una relazione tecnica gli elementi utili all’indagine. Il primo accesso nel cantiere dove la Direzione Investigativa Antimafia ha messo i sigilli ormai tre settimane fa è previsto per lunedì mattina. Ma secondo una prima valutazione- che apprendiamo da fonti sindacali- per mettere in sicurezza la galleria, azionare pompe e macchinari che aspirano acqua e detriti depositati dopo l’abbandono del cantiere, saranno necessari non meno di un paio di mesi.
Perché solo mantenendo condizioni idonee e sicure sarà possibile fare i rilievi ed arrivare a capo del rebus sul cedimento. Diverse sono le ipotesi formulate dagli inquirenti: dall’errore tecnico all’utilizzo di miscele di calcestruzzo non corrispondenti al capitolato d’appalto. Dopo il crollo che risale a dicembre si è posto, per la Procura di Salerno, un problema indifferibile che riguarda la garanzia della pubblica incolumità. Ma va detto che il cantiere di Porta Ovest, senza manutenzione costante, rischia di essere ancora più insicuro. E’ anche per questo che è stato autorizzato, a sequestro ancora in corso, l’ingresso degli operai per i lavori di messa in sicurezza. C’è attesa, intanto, per la pronuncia sulla richiesta di dissequestro formulata al Tribunale del Riesame dai legali della società Tecnis, che sta realizzando l’opera, mentre resta fortissima l’incertezza sui tempi delle indagini, che se dilatati oltremodo possono mettere a repentaglio 90 milioni di fondi europei e cento posti di lavoro.
Fonte LIRATV
altro che sicurezza.