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Troianiello non è solo un calciatore portafortuna

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Ieri è arrivata anche l’ufficialità. Gennaro Troianiello è un calciatore della Salernitana. Troianiello è esperto in promozioni: sul suo curriculum ce ne sono ben 4 e tutte dalla B alla serie A. I successi sono stati ottenuti in piazze importanti come Bologna, Palermo, Sassuolo e Siena. Troianiello al di là del valore tecnico, del curriculum e della forma fisica da recuperare, può essere realmente la cartina di tornasole di questa Salernitana. La differenza in mezzo al campo non la fanno le medaglie sul petto o il curriculum. Troianiello, come gli altri, anzi più degli altri, dovrà dimenticare la sua storia professionale, i successi le vittorie e tornare ad essere un giocatore affamato. Sacrificio ed abnegazione. Salerno deve diventare non la vetrina dei “furono famosi”. Già in passato tanti calciatori importanti hanno fatto purtroppo cilecca a Salerno non trovando il passo e la dimensione giusta.

A tal proposito, come modello di riferimento, possiamo suggerire Lanzaro. Un giocatore che pur avendo un curriculum importante si è tuffato nella realtà della Lega Pro come se fosse appena uscito da una scuola calcio. Impegno, sacrificio, costanza, temperamento. Ha giocato addirittura con la morte nel cuore a Catanzaro poche ore dopo la scomparsa del papà. Professionalità all’ennesima potenza. Serve questo per fare bene, per disputare un buon campionato per onorare la maglia come ha fatto anche Davide Moro. Gennaro Troianiello è un ottimo acquisto ma da ora si riparte, si azzerano le rendite di posizione e ci si mette al servizio della squadra e dei compagni e così dovranno fare quelli che verranno prima dell’inizio del campionato. Troianiello deve ritronare ad essere Troianiello ricordandosi non dei successi ma dei campi polverosi di quando a 13 anni indossava la maglia della Scuola Calcio Picentia ed era già un predestinato.

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