Manolo Pestrin fa 100. Il capitano, nel derby con l’Avellino, ha tagliato un traguardo importante in termini di presenze in campo con la maglia della Salernitana in gare di campionato. A queste andrebbero poi aggiunte le altre collezionate in sfide di Coppa e Play-off, altre sette in tutto. Quella di Pestrin con la maglia granata è una storia particolare e ricca anche di tanti colpi di scena. Il suo cammino si incrocia con quello della Salernitana sette anni fa, quando Fabiani, direttore sportivo della squadra neopromossa dalla C alla B, decide di rinforzare il centrocampo della Salernitana. Da allora Pestrin disputa la sua prima stagione in granata, mentre la seconda si interrompe a gennaio con il passaggio in prestito al Torino.
Tornato con i granata del sud, in estate, con la Salernitana retrocessa in C, il centrocampista romano vive una fase caratterizzata più da bassi che da alti ed il suo rapporto con la tifoseria si incrina, tanto che al suo ritorno nella Salernitana, quella di Lotito e Mezzaroma, due anni fa, viene accolto dai fischi della Curva. Pestrin non si perde d’animo. Torna a lottare in campo e riconquista a piccole dosi la fiducia della tifoseria, meritandosi la fascia da capitano che ancora oggi indossa. Nello scorso campionato, quello che ha sancito il ritorno in B della Salernitana, si è rivelato un elemento prezioso per la squadra granata sia dentro che fuori dal campo. Ora il capitano oltre ad essere sempre il perno del centrocampo, rappresenta un punto di riferimento per i compagni e un idolo per i tifosi. Manolo Pestrin è ormai di fatto una “bandiera”, anche se non è stato possibile tesserarlo come tale.
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