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San Matteo e quella salernitanità ritrovata

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Nell’aria c’è salernitanità, un orgoglio che si respira, un sentimento amplificato dall’ebbrezza della festa in onore di San Matteo e da tante cose che fanno da contorno al piatto forte: tanto per cominciare Salerno ha avuto l’ennesima conferma di avere un presidente super tifoso del Santo Patrono. Per il quarto anno consecutivo Claudio Lotito ha partecipato alla processione in una giornata di festa ma anche di fede e di spiritualità. Ai tifosi granata non è passata inosservata la presenza del patron ai piedi del Patrono. E proprio al Santo Patrono i supporters della Salernitana chiedono di volgere lo sguardo benevolo anche sullo stadio Adriatico, dove stasera la Salernitana proverà a riscattare il ko di sabato scorso che ha fatto andare la milza di traverso a tanti salernitani.

Si gioca a Pescara un campo ostico dove i ricordi negativi superano quelli positivi. E’ la seconda trasferta della stagione, la quarta di campionato ma è già un esame dopo la frenata di sabato. Un esame per la difesa, cinque gol in tre gare sono oggettivamente troppi. Sotto esame il centrocampo dove ai problemi di assetto e di organico si mescolano atteggimaneti isterici che non giovano a nessuno. Sotto esame l’attacco dove le prime punte sembrano spuntate eccezion fatta per Gabionetta. La Salernitana è davanti al primo bivio della stagione. Le tre gare a distanza ravvicinata Pescara, Ternana e Crotone ci diranno quanto vale la squadra di Torrente e soprattutto quale sarà il campionato che attende i granata. In Abruzzo dunque senza paura pensando e sperando di fare il colpo anche perché la fortuna aiuta gli audaci ed in questo momento la Salernitana deve osare confidando nei propri mezzi e nelle proprie potenzialità ed anche nell’aiuto del suo Santo Patrono.

Foto tratta da Instagram

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