Turismo, Regione Campania alla Fiera Rimini. De Luca, “Obiettivo è creare ricchezza nel territorio”

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de_luca_regione_campania_2015-(4)La Regione Campania sosterrà la partecipazione degli operatori del settore turistico campano alla fiera “TTG Incontri”, in programma a Rimini dall’8 al 10 ottobre. La Fiera rappresenta, da più di mezzo secolo, una importantissima piazza di contrattazione per promuovere l’offerta italiana nel mondo. In particolare, infatti, a Rimini saranno presenti oltre 1.000 buyers internazionali, provenienti da 60 Paesi. L’offerta regionale, all’interno dello stand “Campania” (400 metri quadri), verrà veicolata dalle 100 imprese campane – che usufruiranno delle agende appuntamenti necessarie alla contrattazione con i buyers nazionali ed internazionali – e da altre 34 rappresentanze di Enti territoriali, Istituzioni culturali, Associazioni di categoria, Consorzi e singole realtà produttive, che saranno presenti all’interno dell’area istituzionale che ospita la filiera della promozione turistica campana.

Un augurio di buon lavoro agli operatori del settore turistico della Campania – afferma il presidente Vincenzo De Luca – che saranno protagonisti della fiera TTG Incontri di Rimini. Sarà un’importante occasione per realizzare una forte azione di promozione e diffusione dell’immagine culturale, artistica ed enogastronomica della nostra regione, e per confermare il sostegno dell’amministrazione regionale ai protagonisti del settore, favorendo il contatto diretto tra domanda ed offerta”.

“Il mio obiettivo principale è creare ricchezza nel nostro territorio – prosegue il presidente della Regione – Possiamo farlo implementando l’economia, garantendo opportunità di lavoro, consentendo agli imprenditori di investire. Abbiamo un patrimonio ambientale, culturale, archeologico, enogastronomico e religioso che ci consentirebbe di fare della Campania il principale motore di sviluppo a livello mondiale, se solo avessimo un sistema organizzato”.  Nel corso della manifestazione sarà presentato anche il progetto “Campania express, viaggi tra Napoli e Sorrento”, servizio ferroviario che collegherà la città di Napoli a Sorrento in 50 minuti, con tappe intermedie ai siti archeologici di Pompei ed Ercolano, facilitando gli spostamenti turistici ed incrementando il livello di qualità del servizio, arricchito da punti di accoglienza a bordo dei treni.

Il progetto di marketing territoriale nel 2016 offrirà, a partire dalla metà del mese di marzo e fino alla metà del mese di maggio, 4 corse dedicate al giorno, che collegheranno direttamente e senza fermate intermedie Napoli-Ercolano-Pompei-Sorrento, per poi raddoppiare, mediante la predisposizione di 8 corse giornaliere, dalla seconda metà del mese di maggio alla metà di ottobre, mesi caratterizzati dal massimo afflusso turistico nel nostro territorio.

Come per le altre manifestazioni fieristiche programmate per il 2015, attraverso la sottoscrizione di un apposito protocollo di intesa è attiva una collaborazione tra la Regione Campania e Unioncamere Campania, con l’intento di realizzare forme di compartecipazione organizzativa, mirate ad assicurare un’adeguata azione di accompagnamento agli operatori del comparto, in campo nazionale ed internazionale.

9 Commenti

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  • Quanto è bugiardo, a Salerno ha distrutto il territorio, ha violentato la cultura e la storia della città, di quale turismo parla, temo per il resto della Campania!

  • Gli obiettivi saranno raggiunti, perche’ esiste a Pontecagnano l’ aeroporto di Salerno Coste di Amalfi e Cilento che funziona alla meraviglia, poi i treni che collegano Napoli con Sapri che sono il meglio della tecnologia sui due binari, le strade a scorrimento veloce e non con un manto stradale perfetto dotato di tutta la segnaletica orizzontale e verticale, gli archeologi fanno fatica a scoprire una microfrana, negli alberghi il personale è molto gentile con i clienti e sono poliglotti conoscono bene il francese, il tedesco, l’ inglese etc..
    i prezzi sono concorrenziali con le migliore localita’ turistiche del mediterraneo e tante altre cose.
    Una Regione come la Campania puo’ tranqullamente raggiungere 20 milioni di turisti, perche’ amministrata da persone lungimiranti, preparati che fanno l’ interesse del territorio.

  • Sarà distrutta l’intera Campania perchè l’unica cosa che certamente subirà un incremento saranno le imposte regionali.

  • la cultura? e allora solo se vuoi considerare il teatro Verdi per non aggiungere altro. Il turismo? ma se solo sotto De luca Si sono visti i primi turisti a Salerno che continuano a venire. Sei proprio da psicanalisi!

  • Quali turisti?Quelli che venivano a visitare le topaie dei drogati?
    I turisti a salerno vengono, se i negozianti non vendono mica è colpa sua. Cosa può fare, costringerli a comprare?

  • x 19.27, infatti se Salerno esiste è grazie a lui, eppure dalla storia si apprende che Salerno esisteva già ai tempi degli antichi romani, si chiamava Salernum, la città tra due fiumi il Sele e l’Irno.
    Il problema è che emerito conosce sono il cemento selvaggio, le lucine cinesi, la storia di Salerno la ignora e l’ha sempre ignorata, tant’è quando durante gli scavi dei palazzinari suoi amici, si trovano reperti archeologici appartenenti ai romani o agli etruschi, si distruggono tanto “sono tazzine da caffè degli ani 70” (sua cit.).
    Nelle altre città si fermano i lavori, si chiama la soprintendenza e quel sito diventa di importanza archeologica nazionale da richiamare migliaia di turisti.
    Qui si attendono i “2milioni” (sue cit.) dei turisti delle lucine o i croceristi che non hanno alcuna accoglienza e quelli che rimangono girano spaesati tra la città senza capire neanche dove sono, mentre la maggior parte preferisce andare in costiera, a Pompei e a Paestum!
    Qui mancano addirittura i bagni pubblici, i cosidetti turisti si rivolgono sia ai negozi che ai bar per i loro bisogni.
    Smettetela di difendere l’indifendibile, ma pensate che veramente tutti i salernitani hanno i prosciutti sugli occhi o sono tutti dipendenti delle partecipate o suoi cortigiani che sperano di essere sistemati con nomine ben pagate?
    C’è chi ama veramente questa città e fa male vederla ridotta in tale stato, una città che doveva essere una miniera d’oro per tutti i cittadini per il suo territorio, ambiente, cultura e storia.
    La cultura a Salerno non è solo il Teatro Verdi c’è altro ancora che questa città offre e potrebbe offrire prima che emerito non distrugga tutto definitivamente, studia!

  • satt’ calm le tue, ricordalo, ono opinioni personali e RICORDA pure che si è votato e che l’esito è stato inequivocabile. i tuoi sono livori personali da ricovero preventivo per salvaguardarti la salute.

  • X 9.36, io sto calma e non ho alcun livore e’ lei che non vuol vedere e vorrebbe che nessuno vedesse in virtù di questo voto che mettete sempre in ballo, ricordo che è stato votato da 1/5 dei campani e ha perso un gran bella fetta dei voti salernitani e lui ne è’ più che consapevole per questo non lascia definitivamente il governo della città per mantenere l’egemonia.
    Non dimentichi che a Salerno alle regionali ha votato meno del 50% dei cittadini così come in tutta la Campania!

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