Eziolino urla e non immagina di urlare al punto da passare non solo il muro della stanza nella quale è con i suoi giocatori ma anche dei social network e attraverso quelli di migliaia di case. Che da ieri impazzano intorno alle sue frasi veementi. “Con una squadra di promozione: non riuscite a superare nell’uno contro uno neanche un giocatore di promozione”
Concetto in questo caso quasi scientifico ma che è tradotto in un numero di decibel da far impazzire chi ascolta, figuriamoci gli attaccanti o i terzini amaranto che se lo tracannano in diretta. “Parlare, siete solo capaci a parlare” riparte prima di investirli con un’altra pioggia di aggettivi viranti tra lo scandalo e la vergogna. Quindi arriva alle conclusioni tecniche. “Parecchi di voi non possono giocare con questa squadra: non siete degni”. E se uno non è degno? Facile la conclusione. “Vi caccio”. Nell’impeto gli scappa perfino un travolgente “vi squarto. Avete deciso di giocare con la mia famiglia”. Quindi la promessa o se preferite la minaccia. “Vi scanno se perdete con la Carrarese”. La prossima partita, prossimamente qui. Concetto sempre figurato, sia chiaro. “Ne metto dieci fuori rosa”. Così, un numero a caso, una valutazione approssimativa dei ruoli scoperti? No. “DIECIIIII”: l’urlo finale blinda il numero e chiude lo sfogo
L’AUDIO DELLO SFOGO DI CAPUANO NELLO SPOGLIATOIO.