Squadra granata alla ricerca di un’identità ben definita

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salernitana_trapani_30Dopo aver lasciato supporre che sarebbe tornato al 4-3-3, mister Torrente contro il Trapani ha optato nuovamente per il 4-3-1-2, schierando tre mediani, con il volenteroso ma fumoso Sciaudone a supporto di Gabionette e Donnarumma. Nonostante l’erroraccio iniziale di Terracciano, la squadra granata ha provato a fare qualcosa in più rispetto a Crotone (segnali positivi da Moro e Bovo), ma i limiti strutturali della rosa sono emersi ancora una volta (come testimonia l’impiego di Moro da terzino nel finale). Scarsa affidabilità del portiere, poco peso specifico in attacco (dove pesa anche il ko di Eusepi), pochissime idee (soprattutto se non si illumina il genio di Gabionetta), cross imprecisi da parte di Rossi a sinistra, spinta assente sulla destra (dove Lanzaro ha fatto il possibile in un ruolo non suo a causa della bocciatura di Pollace, che segue di poche settimane quella di un altro giovane, Strakosha).

Anche contro i siciliani, poi, la Salernitana s’è confermata nervosissima, andando incontro alla consueta pioggia di cartellini gialli (Gabionetta, diffidato, è stato ammonito per aver calciato platealmente il pallone a gioco fermo e salterà il prossimo match in casa dell’Entella). Torrente ha ammesso in sala stampa di non avere gli uomini adatti per attuare il suo modulo preferito, il 4-3-3, quello su cui la Salernitana ha lavorato per tutto il lunghissimo ritiro estivo, prima dello stravolgimento della rosa negli ultimi giorni di mercato. Oggi, in attesa del recupero di Nalini e del raggiungimento di una condizione fisica ottimale da parte di uomini chiave (Coda, Troianiello) quello che tutti si domandano è: questa squadra, così com’è, è in grado di lottare per una salvezza tranquilla? Dopo le ultime due gare perse i dubbi aumentano.

2 Commenti

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  • in ritiro quando i giocatori che si allenavano sapevano di avere la valigia pronta. Abbiamo sprecato un mese durante il quale bisognava cementare il gruppo e trasmettere il credo dell’allenatore. Niente di tutto questo è avvenuto. I “rinforzi” si sono rivelati inadatti e infortuni e squalifiche hanno fatto il resto.

  • Non si può bocciare un giovane dopo solo una partita è ridicolo. Vanno rimessi in campo lasciati sbagliare e progredire.il brescia lo ha fatto e si vede.come anche il crotone.il problema è che non si segna e non c”è gruppo. Ognuno gioca a se senza tattica schemi i vecchi non insegnano niente ai giovani e non li aiutano.si vede da un miglio. Squadra alla deriva.facile dare colpe ai giovani quando tutto il resto non va. È il resto che dovrebbe far venir fuori il meglio da un giovane.

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