Ancora guai attorno al nostro calcio e che riguardano i tanto tormentati diritti televisivi su cui si poggia circa il 60 per cento delle entrate dei club di serie A. Ci sarebbe infatti stato l’ennesimo blitz della Guardia di Finanza nelle sedi di alcune società di calcio di Serie A e Serie B, anche se al momento non se ne conoscono i nomi.
La procura di Milano, che sta indagando sulla compravendita dei diritti televisivi avvenuta la scorsa primavera, sta cercando di capire se tutto si sia effettuato secondo le norme vigenti o si possano contestare reati tra le parti coinvolte. Una bufera che, secondo il Corriere della Sera, avrebbe coinvolto anche Claudio Lotito, Enrico Preziosi e il presidente del Bari, Gianluca Paparesta.
Per il patron biancoceleste, l’accusa sarebbe di “ostacolo all’attività di vigilanza” della Covisoc, mentre per gli altri due ci sarebbe anche l’aggravante di “doping finanziario”: escamotage illegale, utilizzato per ritoccare al rialzo i bilanci della società.
Le perquisizioni sarebbero avvenuto venerdì scorso, quando la Finanza si sarebbe presentata anche nella sede milanese della Lega Calcio chiedendo l’esibizione di alcuni documenti.
Fonte FanPage
Su Gazzetta.it si legge:
“Non abbiamo avuto alcun atto di nessun genere. Non abbiamo atti, comunicazioni, avvisi da nessuna parte”. Così l’avvocato Gian Michele Gentile commenta la notizia secondo cui Claudio Lotito
sarebbe finito sotto inchiesta
per “ostacolo all’attività di vigilanza” della Covisoc nell’ambito dell’indagine milanese su Infront. L’indagine milanese riguarda i diritti tv ed operazioni a favore di alcune società di A e B. Secondo gli inquirenti Bari e Genoa avrebbero beneficiato di aiuti finanziari per iscriversi ai rispettivi campionati di calcio.
“NESSUNA COMUNICAZIONE” — “Se il pubblico ministero sta indagando su Lotito comunicherà a Lotito che sta indagando su di lui, lo inviterà a nominare un difensore e a me dire se intende essere sentito o meno – spiega Gentile, legale del presidente della Lazio – ma non ci possiamo muovere sulla base delle notizie di stampa. La procura di Milano non ha mandato nessun atto. Non c’è un atto processuale che dica a Lotito ‘sei indagato’. Non ha motivo di nominare nessun difensore. Non sappiamo quale processo è, quale numero è, abbiamo i nomi dei pubblici ministeri perché li leggiamo sui giornali ma non abbiamo altro. Quando ci si muove processualmente si risponde a un atto di provenienza processuale”.
INFRONT: “NON SIAMO SOTTO INCHIESTA” — Intanto Infront, advisor della Lega Serie A, chiarisce: “La nostra azienda non è ufficialmente sotto inchiesta..
ma non è che dopo aliberti, lombardi e adesso lotito, non si sta chiudendo il cerchio, verso questi criminali che sfruttano e disonorano il buon nome di salerno, e la grande passione calcistica di noi tifosi salernitani, per fare il loro bussinness ai danni di tutti noi, faccio un appello ai veri giornalisti di salerno, indagate(giornalisticamente -parlando) di chi sono e cosa veramente cercono sti fabiani-lotito-mezzaroma, grazie.
Se vengono condannati, pesante penalizzazione in vista.
Non sai nemmeno la differenza tra “INDAGINE” e “CONDANNA”…tra l’altro non c’è nemmeno l’ACCUSA….studia asino!