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Salerno: aggressione al Sea Garden, la discoteca chiusa per 15 giorni

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Lo scorso 1 novembre i Poliziotti della Sezione Volanti della Questura sono intervenuti presso la discoteca Sea Garden, in Via Salvador Allende a Salerno, a seguito della segnalazione di aggressione subita da alcuni giovani all’interno e nei pressi del locale. Giunti immediatamente sul posto gli agenti hanno accertato la veridicità dei fatti, identificando le vittime dell’aggressione, poi refertate presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Leonardo a causa delle lesioni subite. I fatti, ritenuti pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica e capaci di creare allarme sociale, sono stati segnalati al personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, preposto al controllo di tali locali d’intrattenimento, con particolare riguardo al rispetto delle norme destinate a tutelare la sicurezza degli avventori e dei cittadini.

Al termine degli accertamenti, il Questore di Salerno ha disposto la sospensione per la durata di giorni 15 dell’attività presso il Sea Garden, in base a quanto previsto dall’articolo 100 del testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: “ Il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”. Il provvedimento è stato notificato in data odierna al titolare dell’esercizio commerciale dai Poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa.

Comunicato Ufficiale della Questura di Salerno

LA REPLICA DELL’AVVOCATO DIFENSORE HORACE DI CARLO. In una nota inviataci in redazione dall’Avvocato Horace Di Carlo nella sua duplice veste di Consigliere Comunale e di avvocato difensore della Società che gestisce la Discoteca Sea Garden, in riferimento alla nota stampa della Questura di Salerno relativa alla sospensione per 15 giorni dell’attività, si sottolinea che si tratta, di imprenditori che lavorano con competenza e professionalità e da sempre sono sinonimo e parametro di una movida pulita e sicura, investendo anche proprie risorse personali e familiari. Ossequiosi e rispettosi di tutte le norme sulla sicurezza così come previsto dalle norme vigenti in materia servendosi di personale specializzato ed autorizzato.

A conferma di quanto di positivo realizzato negli anni, sono stati più volte scelti in campagne di sensibilizzazione quali esempio di una movida sicura e rispettosa delle regole. Pur comprendendo il provvedimento e le motivazioni che hanno portato il Questore ad emanare tale provvedimento, al tempo stesso non può non constatare che così facendo si va a danneggiare solo gli imprenditori che molte volte non hanno nessuna responsabilità per simili episodi. Ci riserviamo, insieme al collega e avvocato Marcello Fortunato, di impugnare nei prossimi giorni tale provvedimento dinanzi al TAR”.

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