Cercasi Salernitana disperatamente. La squadra di Torrente è chiamata alla vittoria contro il Novara per non sprofondare sempre più in classifica ed arginare la crisi non tanto di gioco ma soprattutto di risultati. Bisogna voltare pagina ed alla svelta altrimenti la situazione potrebbe precipitare. Bisogna scendere in campo con la testa libera senza pensare agli arbitraggi, ai torti subiti ed all’avversario. La Salernitana deve scrollarsi di dosso la paura di perdere e di prendere gol ad ogni attacco avversario. C’è bisogno di una squadra tosta e determinata ed anche meno masochista. Il grafico sembra quello di un’azienda che dopo aver assaporato momenti d’oro è incappata in una crisi irreversibile fino a giungere sull’orlo del crack, un crack alimentato anche da infortuni a catena, arbitraggi e scelte tecniche non sempre convincenti.
Quello di domenica è un appuntamento da non bucare, negli intenti c’è la voglia di spaccare tutto e riportarsi nel mondo dei vivi ma non sarà facile passare dalle parole ai fatti. Quello di domenica è un esame importante anche per Torrente in tanti sono convinti che potrebbe essere per il mister di Cetara l’ultimo appello anche se come spesso accade nel calcio alla fine paga il meno responsabile. La salvezza passa per l’Arechi e la Salernitana dovrà essere brava a sfruttare il fattore-campo in modo adeguato. Non ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, un errore la giornata granata in questo momento. Sugli spalti lo zoccolo d’uro del tifo, quello sempre e comunque presente. Il resto dovrà farlo la squadra: vincere e trascinare la tifoseria dalla sua parte. Mancano ancora tanti mattoni per costruire il muro della salvezza è arrivato il momento di darsi da fare.
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