“Il primo reparto che subirà la paralisi dettata dal silenzio del Governo Renzi sui nuovi orari di lavoro imposti dalla direttiva europea sarà quello di radiologia. E i primi ospedali a rischio sono i presidi di Battipaglia ed Eboli, entrambi con un organico di radiologi pari a due unità”. Così, in una nota, Silvia Giordano (M5S), segretaria della XII Commissiome Affari Sociali e capogruppo della Commissione bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza Camera Dei Deputati. “Questo significa – continua Giordano – nessuna garanzia dei turni notturni e dei giorni festivi. Come a dire ai cittadini di avere l’accortezza di sentirsi male solo di giorno: una cosa assurda che accade solo perché il Governo Renzi continua ad essere latitante sulla mozione del M5S, approvata alla camera, riguardante lo sblocco del turn over nelle regioni sottoposte a piano di rientro”. Secondo Giordano, “sulla sanità, il Pd sta ripetendo lo stesso errore commesso in materia di rifiuti: resta inerme di fronte all’Europa e alle probabili sanzioni in caso di inadempienza. La paralisi degli ospedali è vicina: mancano tre giorni al 1 dicembre” “Il M5S chiede al Prefetto di Salerno di intervenire e di convocare urgentemente il direttore generale dell’Asl di Salerno e dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, conclude la Giordano.
Per far funzionare gli ospedali “pubblici” bisogna che ci siano i malati. Due sono i casi: non ci sono malati o se ci sono preferiscono “l’erba del vicino” e vanno negli studi privati. Il problema è questo. Dopo anni (tra poco arriviamo al secolo) di “collaborazioni aumm’aumm” con gli studi privati (certi Centri Medici si sono arricchiti a dismisura), la tendenza mi pare quella di cancellare il Servizio “pubblico” senza tralasciare la questione “Ospedali del Nord”. Qui, da sempre, il cittadino si è recato e si reca aggravando il bilancio della sanità locale che serve soltanto a pagarne le spese senza promuovere l’acquisizione di professionalità che pure non sono di livello appena sufficiente.
POTENZIARE LA TELEMEDICINA BASTA SOLO IL TECNICO RADIOLOGO E’ SI REFERTA IN TEMPO REALE IN QUALSIASI STRUTTURA OSPEDALIERA AL NORD EUROPA PAESI BASSI LA TELEMEDICINA FUNZIONA GIA’ DA ANNI E CON RISULTATI IDENTICI A CHI E’ IN SEDE PER REFERTARE.