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Il Profagri e il Rotaract Club Salerno insieme per un raccolto di beneficenza.

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Sabato 5 dicembre, alle ore 11 presso il Profagri, via delle Calabrie 63, si terrà la cerimonia di consegna dei prodotti orto frutticoli dell’azienda agraria della scuola, al club Rotaract Salerno. Il Profagri, Istituto Professionale per l’agricoltura di Salerno con i suoi 18 ettari di terreno coltivati dagli studenti, alcuni ad ortofrutta, ad altri a grano, vite e olivo, da diversi anni ha avviato il progetto dell’orto virtuale che consente a più di 100 famiglie salernitane di rifornirsi ogni settimana di frutta e verdura biologica e di stagione mediante un semplice click sul sito della scuola. Uno di questi orti è stato acquistato dal Rotaract Club Salerno.

Il Rotaract Club Salerno è un’organizzazione di giovani tra i 18 e i 30 anni che opera sotto la guida del Rotary Club Salerno, e si pone come obiettivo promuovere doti e abilità individuali mettendole a disposizione della collettività attraverso azioni concrete. Il club quest’anno ha avviato un Progetto di orti sociali. L’iniziativa ha lo scopo di aiutare case famiglia del nostro territorio offrendo in omaggio ogni settimana verdure a chilometro zero targate Profagri all’Associazione di volontariato e accoglienza “Venite Libenter” che provvederà alla preparazione e distribuzione di pasti ai più bisognosi e ai senza tetto.

“Non è la prima volta che partecipiamo ad iniziative di beneficenza offrendo i prodotti della scuola per preparare pasti per famiglie indigenti ”commenta il dirigente Alessandro Turchi “infatti, accanto al quantitativo di orto acquistato dal Rotaract anche il Profagri metterà a disposizione un suo orto in favore di chi vive situazioni di disagio nel nostro territorio; la scuola deve scendere in campo, deve dare l’esempio e fornire il suo contributo facendosi portavoce dei bisogni che il proprio territorio esprime, deve essere sensibile rispetto alle problematiche di tipo sociale. In quest’ottica abbiamo accolto immediatamente la proposta del Rotaract di realizzare il progetto degli orti sociali”

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