”Un personaggio bizzarro, ‘creativo’: se il tentativo era quello di influenzare una decisione del Tribunale civile di Napoli in relazione alla legge Severino sparava con pistole ad acqua”. Così Vincenzo De Luca,presidente della Giunta regionale della Campania, intervenendo in Aula, in relazione alle indagini della magistratura che lo vedono indagato insieme con il suo ex capo segreteria. Il governatore si riferisce a Guglielmo Manna, avvocato e legale dell’ospedale Santobono di Napoli, nonché marito del giudice Anna Scognamiglio (uno dei tre componenti del Collegio chiamato a pronunciarsi sull’applicazione della legge Severino), che avrebbe chiesto una nomina nel settore sanitario, in cambio di una sentenza ‘favorevole’. ”Il Tribunale di Napoli si era già pronunciato alcune settimane prima in relazione alla vicenda De Magistris – ha affermato De Luca – quindi era del tutto evidente che non poteva smentire se stesso, l’orientamento era già acquisito”. De Luca parla di Manna come un ”personaggio creativo che, attraverso un colloquio con la mia segreteria, pare abbia tentato di esercitare qualche interferenza”. E di Nello Mastursi, ex capo della sua segreteria, dimessosi a inizio novembre, dice: ”Il mio capo segreteria non ha più incarichi per ragioni ovvie di opportunità, di rispetto per l’iniziativa giudiziaria e non per ragioni di merito”. ”La magistratura non guardi in faccia a nessuno” ha evidenziato il governatore. ”La posizione del governo regionale è questa: la magistratura faccia il suo dovere. In questa situazione – ha concluso – la Regione è parte lesa”. (ANSA).
