L’invito di Augusto Pandolfi, per la Galleria D’Arte Carmine Pandolfi, li vede protagonisti insieme in questa serata ad Agropoli tra amici.
La luce come elemento espressivo è un tema già noto all’artista Pietro Lista dal 1968, sulla spiaggia di Amalfi in occasione della III Rassegna Internazionale d’Arti figurative, nel buio della notte, scavò nella sabbia una sorgente luminosa.
In questa occasione, attraverso i materiali e le forme classiche note della ceramica, viene reinterpretato in una direzione più spirituale e assume un senso sicuramente traslato.
La mostra curata da Rosa Cuccurullo presenta circa venticinque brocche complete di coperchio porta candela. In un gioco metafisico di luci e ombre “Penombra” vuole essere un invito a tacere, un invito alla riflessione, alla sospensione delle parole inutili, uno spazio in cui il dentro e il fuori tendono ad incontrarsi e non a escludersi vicendevolmente, cercando un’alleanza pacifica, salvifica come un dono di speranza nel tempo dell’avvento.
Biografie
Pietro Lista | Castiglione del Lago, Perugia 1941 |
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli formandosi con Emilio Notte, Giovanni Brancaccio, Vincenzo Ciardo, Mario Colucci. Inizia ad esporre dal 1960 in Italia e all’estero. In questi anni frequenta gli ambienti dell’avanguardia napoletana, dominata dalla figura di Luca (Luigi Castellano) e prende parte, insieme al Gruppo NA/6, ad una mostra presso la Galleria Numero di Firenze nel 1962; nel 1965 partecipa ad una collettiva presentata da Giulio Carlo Argan alla Galleria del “Cine Club” di Napoli.
Nel 1968 è presente alla mostra di Amalfi Arte Povera + Azioni povere, a cura di Germano Celant; nello stesso anno costituisce il Gruppo Teatrale Artaud, dove, in sintonia con il teorico del Teatro della crudeltà, sperimenta la fisicità ritualizzata e codificata della danza come espressione fisica; il manifesto Il verbo sorge dal sonno come il fiore, ne è il testo teorico.
Nel 1970 apre la Galleria Taide a Salerno, fonda l’omonima casa editrice e pubblica la rivista “Taide”. Lo spazio espositivo è il luogo di incontro e confronto tra i maggiori intellettuali salernitani dell’epoca, quali Alfonso Gatto, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva.
Del 1971 è la personale alla Galerie Bosquet di Parigi. Nel 1973 partecipa a Sei proposte alternative, nell’ambito della VIII Biennale di Parigi e nel 1975 alla X Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 1978 è presente al Premio Michetti, mentre nel 1980 prende parte a “Livres d’art et d’artistes” presso la Galleria NRA di Parigi. Nel 1983 con la presentazione di Renato Barilli, Maria Di Domenico e Filiberto Menna, tiene una personale alla Galleria Trans/Form di Parigi, e partecipa alla collettiva Pole Position alla Galerie K di Tokyo. Nel 1993 fonda a Paestum il MMMAC Museo dei Materiali Minimi d’Arte Contemporanea. Del 2000 è la mostra personale Interni, presentata da Gillo Dorfles, alla Galeria d’art 33 di Barcellona.
Nel 2004 la Provincia di Salerno, in collaborazione con l’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni, gli ha dedicato un’ampia antologica, tenutasi al Convento di Santa Maria del Rifugio.
Nel 2006 è tra i finalisti del Premio Artemisia, e l’anno seguente espone presso l’Archivio di Stato del Palazzo del Senato di Milano.
Nel 2010 realizza la mostra Inquisizione nel Complesso della chiesa di Santa Sofia di Salerno.
Nel 2011 è presente al Padiglione Italia alla 54ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’unità d’Italia contemporaneamente presso il Complesso Manufattiero di Pontecagnano Faiano (SA) e al Campania Senses al CAM di Casoria (NA).
Nel 2014 personale “ Rosso su Bianco, Bianco su Rosso” spazio Arte Milano di Milano.
Della sua intensa attività espositiva hanno scritto Marco Alfano, Alfonso Amendola, Giulio Carlo Argan, Renato Barilli, Enzo Battarra; Massimo Bignardi, Germano Celant, Raffaele D’Andria, Laurence Debeque-Michel, Maria Di Domenico, Gillo Dorfles, Giorgio Di Genova, Rubina Giorgi, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Rino Mele, Antonello Tolve, Angelo Trimarco.
Giuseppe Cicalese nasce nel 1976 a Cava de’ Tirreni dove vive e lavora.
Si diploma nel 1995 presso il liceo artistico “Andrea Sabatini” di Salerno.
Inizia la sua attività lavorativa molto presto, ancor prima di conseguire la maturità.
In quegli anni realizza svariati lavori con la tecnica dell’aerografia su materiali diversi.
Contemporaneamente lavora come designer presso un ricamificio.
Dal 1993 al 2004 collabora con vari laboratori di ceramica a Cava de’ Tirreni e Vietri sul Mare.
Attualmente continua la sua ricerca, sperimentando nuove forme e nuovi decori nell’ambito della lavorazione in ceramica.
Hanno scritto di lui Pietro Amos, Rosa Cuccurullo, Ada Patrizia Fiorillo.
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