Qualità della vita: Bolzano torna prima. Male le campane, Salerno è 92esima

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salerno_panorama_caseE’ tempo di bilanci, i consueti, per le città italiane. Il primo report ad arrivare è quello del quotidiano “Il Sole 24 ore” con la sua ‘Indagine sulla qualità della vita 2015. Dalla ricerca sulla Qualità della vita nelle province è Bolzano a salire ancora una volta sul podio, accompagnata da Trento che si colloca in terza posizione. Ma la sorpresa di quest’anno è il secondo posto di una grande provincia, Milano. Nella parte bassa della pagella finale si trova invece una concentrazione di centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull’ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e statisticamente poco distante dalla provincia al di là dello Stretto, Messina (104ª).

LA CAMPANIA. La città di Salerno dopo due anni in cui stazionava al 93° posto (2013-2014) guadagna una posizione e si piazza 92°. Napoli perde 5 posti e scivola 101°. Caserta è penultima (108) davanti solo al fanalino di coda Vibo Valentia (109esima provincia italiana). Perde tantissimo Benevento che dall’84esimo posto del 2014 ora è 99° mentre Avellino è la prima città campana a comparire in classifica, l’unica in ascesa che compie passi in avanti anno dopo anno: dopo le 7 posizioni conquistate nel 2014 quest’anno ne supera altre 5 piazzandosi all’81° posto

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La ricerca. Anche quest’anno l’indagine si snoda attraverso sei aree tematiche (Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero) per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali. Tra le novità metodologiche il fatto che le province considerate siano salite da 107 a 110, vista la disponibilità di dati statistici anche per Bat (Barletta-Andria-Trani), Fermo e Monza Brianza.

Prima e ultima: i fattori premianti
Quanto ai risultati, Bolzano ritorna al primato per la quinta volta in 26 anni di ricerca (dopo 2012, 2010, 2001 e 1995). Molti i punti di forza evidenziati dall’indagine 2015: nei primi due capitoli (tenore di vita e affari e lavoro), eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%, ossia meno di un terzo rispetto al valore medio), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). Buoni risultati anche in Popolazione, in particola per l’indice di vecchiaia e la speranza di vita) e nel Tempo libero (dove è prima per presenze agli spettacoli e nella top ten per sport e spesa dei turisti stranieri). All’estremità opposta, Reggio Calabria ha i piazzamenti peggiori nei primi tre capitoli, Tenore di vita, Affari e lavoro Servizi: alta è infatti la quota degli impieghi a rischio (36%), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul Pil (meno del 2%), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2% dell’utenza), pessimo il voto di Legambiente.

Le vittorie di tappa. La ricerca attribuisce un primato anche per ciascuno dei sei capitoli dell’indagine: così in tenore di vita abbiamo Milano come capolista, in Affari e lavoro al top c’è Prato, per Servizi Ambiente e Salute la più efficiente risulta Monza e Brianza, nel capitolo demografico svetta Olbia Tempio, in Ordine pubblico la più tranquilla risulta Nuoro e nel tempo Libero infine Rimini.

Il caso Milano, la top ten, Nord e Sud. Quanto al secondo posto di Milano, è guadagnato soprattutto grazie agli indicatori del benessere (pensioni, Pil), dei servizi e delle opportunità di svago, mentre meno bene va sul fronte della sicurezza (trend che comunque coinvolge tutti i centri più grandi o ad alta attrazione economica o turistica).

L’eterna rivale Roma quest’anno scende al 16° posto. La top ten è occupata dai centri del Nord e del Centro (con l’aggiunta di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta).  Dopo la Lombardia, sempre nella top ten, è la Toscana la regione più rappresentata, con Siena stabile (nona come nel 2014) e il capoluogo Firenze che mette a segno un notevole miglioramento, salendo al quarto posto. Nella parte finale si concentrano invece le province del Mezzogiorno, restituendoci l’immancabile fotografia di un’Italia tagliata in due Le province più in difficoltà delle altre aree territoriali sono, per il Centro, Frosinone (84ª) e, per il Nord, Asti (75ª).

Fonte IlSole24Ore

25 Commenti

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  • Questo dimostra che al di là di affermazioni non suffragate da confronti obiettivi , siamo ben lontani dagli standard per poter affermare di essere Europei, perché ciò che conta, al di là di qualche modifica urbanistica, è il senso civico della società e il conseguimento dei suoi bisogni, incluso l’impegno degli amministratori per il raggiungimento di tali obiettivi.
    In realtà assistiamo ad una deriva che va nel senso opposto, vista la scarso impegno delle autorità a reprimere i comportamenti scorretti.

  • Sono sorpreso.
    Motivo in piu’ per l’Amministrazione di lavorare sodo duramente per migliorare le piaghe della nostra citta’:disoccupazione qualita’ dell’ambiente,micro-criminalita’.Sveglia politici sveglia
    MERITIAMO DI PIU’!!!!!

  • la verità è che salerno è tutta una balla mediatica creata da maestri dell’illusione, anzi aggiungo di piu è una citta dove da anni è imperversata da clientelismo e corruzione

  • Per cortesia, calibriamo gli interventi tenendo conto del fatto che l’indagine è riferita all’intera provincia.

  • Avvoltoi, guardate che la classifica è riferita alla provincia, quindi compreso l’Agro Nocerino, il Cilento ecc. ecc.

  • Ecco i soliti a fare polemiche, leggete attentamente Provincia di Salerno e non solo il capoluogo, nelle statistiche è compreso pure l’Agro-Nocerino che oramai ha raggiunto i livelli della criminalità casertana e napoletana, fanno bene quando si definiscono napoletani e senza provincia, ma chi vi vuole!

  • Viciè che hai combinato!!! Hai fatto solo fumo… e ti sei rubato pure i nostri voti facendoci vestendoti delle penne del pavone…

  • Lo studio include tutta la provincia…ma dire che è colpa dell’agro nocerino sarnese è leggermente pretestuoso.E’ inclusa ache Positano,Marina di camerota,ecc,tutti luoghi che controbilanciano la scarsa qualità della vita dell’entroterra.E pur volendo non si giustifica così una tale performance.Siete mai stati in una delle prime 10 città in classifica?Altro che luci,altro che cstp,altro che vigili urbani che cazzeggiano,altro che giovani disoccupati buttati al bar.Uscite dal vostro seminato e fatevi qualche viaggio,forse cambierete opinione

  • Ma se a Salerno quando parcheggiamo l’auto negli spazi consentiti non siamo capaci di rispettare le strisce, come possiamo paragonarci a Bolzano dove il vigile ti fà rispettare le elementari norme del vivere civile.Non penso che si cammini con la bici sui marciapiedi,si sosti con strafottenza su un passo carrabile,si lasci l’auto in doppia fila per andare al bar e mi fermo quì.

  • …dopo che don vicienz si è preso i voti della provincia oggi qualcuno per fare il gallo sull’immondizia addita la provincia come fardello da portare. Vergognatevi carissimi salernitani se la pensate proprio così. Se non la pensate così allora fatevi sentire con qui vostri concittadini che pur di difendere il proprio re buttano letame per l’aia.

  • Permettetemi di fare un commento visto che sono salernitano (31 anni vissuti in città) e vivo da 13 anni a Bolzano ,sicuramente il senso civico è imparagonabile ,la qualita delle strutture (ospedali ,scuole ecc.),ma mancano altre componenti che qui non trovi, la vitalità, la flessibilità ed il calore umano che non entra a far parte di nessuna statistica.

  • Essere al 92mo posto con una provincia meridionale enorme e povera economicamente (oltre che assillata dalla camorra come nell’agro nocerino sarnese) per me rappresenta un buon risultato…..ma mi chiedo come fa la provincia di Avellino a crescere tanto, essendo circondata da tanta miseria campana e lucana? Forse tra i responsabili della classifica ci sono avellinesi trapiantati a Milano?…BD

  • La verità è che i salernitani hanno delle fette di prosciutto sugli occhi grandi quanto il Crescent. Ma dove sta scritto poi che escludendo le province Salerno recuperi posizioni? Siamo scarsi con la provincia e pure da soli. Ma tanto a volti che hanno la capa fresca va bene così.

  • scommetto che quelli di Bolzano se venissero a Salerno ribalterebbero la classifica
    non cambierei mai Salerno e il suo clima e città di mare per una città anonima fredda e senza mare come Bolzano

  • Vero..però cambierei volentieri quelle persone che parcheggiano moto e auto sui marciapiedi, quelle che non raccolgono i lasciti dei loro cani, quelle che strombazzano in città, quelle che urlano per le strade del centro la notte, quelle che girano impunite con falsi permessi in ZTL, quelle che ti sorpassano a destra sotto il semaforo o sulle strisce, quelle che…..

  • Si dimentica che la provincia autonoma di Bolzano usufruisce di fondi maggiori dello Stato rispetto alle altre province d’Italia: ad esempio un impiegato dello Stato, militare o civile, percepisce uno stipendio più consistente rispetto a quello di un pari grado del resto d’Italia.

  • Tutte le province meridionali sono in fondo alla classifica,quindi il problema è molto più generalizzato di quello che sembra e poi sinceramente Avellino non è un granchè anzi è anche peggiore della nostra città nella pulizia e nel traffico e poi è stata industrializzata con i soldi di tutti gli italiani.

  • A chi scarica sulla provincia la responsabilità del 92^ posto, voglio ricordare che, ad esempio, i comuni del Cilento sono pieni di bandiere blu, quindi sono comuni che d’estate offrono servizi di qualità elevata con mare e spiagge pulite che il capoluogo aveva fino a trent’anni fa. Aggiungo poi che Cava de’ Tirreni ha ormai sottratto a Salerno la vita notturna, mentre qui sono rimasti a sciamare i cafoni, gli incivili, i delinquentucci e gli ubriaconi. All’amico di Bolzano dico che se nella città in cui si è trasferito, e aggiungo per sua fortuna, manca la “flessibiltà”, la vitalità ed il calore umano, ben venga perchè a Salerno flessibilità vuol dire fregarmene delle regole e del rispetto verso gli altri, vitalità significa quello che dicevo prima di chi vive le ore notturne a Salerno (cafoni, incivili, delinquentucci e ubriaconi). Il calore umano, infine, si toccava con mano tanti anni fa; abbiamo perso anche quello.

  • Dunque, non scarichiamo esclusivamente sulla provincia il gran malessere che viviamo. Il capoluogo recita la parte di protagonista per il posto in classifica che occupiamo. Non ci rendiamo conto di quali siano le condizioni in cui si vive a Salerno? Disordine, sporcizia, insicurezza, caos, traffico, aria irrespirabile, verde pubblico abbandonato, prepotenza, delinquenza, trasporti pubblici inesistenti, sanità allo sfascio, servizi di ogni genere a livello di terzo mondo e mi fermo qui! Abbiamo il prosciutto sugli occhi?

  • Se non si estrapolano i dati relativi ai singoli capoluoghi si possono fare solo congetture. Se si facesse lo scorporo si potrebbero evitare polemiche basate spesso su sensazioni e pregiudizi e non su dati di fatto. A riprova di ciò basta vedere una recentissima indagine sulla qualità ambientale di tutte le città capoluoghi di provincia, che colloca Salerno al 67° posto. Questo sulla base di ben 18 indicatori, tra i quali cito la qualità dell’aria, le isole pedonali e la raccolta differenziata.

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