“Ci sono degli interventi che non aveva senso fare – spiega – come i fondi al teatro comunale Verdi di Salerno”. Nel maxiemendamento sono appostate risorse per 1milione e mezzo ogni anni per il teatro comunale per un totale, in tre anni, di 4,5 milioni.
“E’ inspiegabile – sottolinea – assimilano il Teatro Verdi al San Carlo che è il primo lirico d’Europa, siamo a favore della cultura, ma vanno fatti interventi che siano a favore di tutti, non di una sola realtà”. Nel maxiemendamento approvato in Commissione, sono state recepite alcune delle misure proposte dai grillini. Tra queste l’anagrafe digitale per i disabili senza famiglia, quelle sui Regi Lagni, l’istituzione di un Osservatorio sul gioco d’azzardo e di un fondo per l’acquisto di centraline di rilevamento delle polveri sottili.
Nel campo sanitario, Ciarambino ha ricordato che “abbiamo ottenuto l’inserimento delle strutture accreditate e convenzionate, quindi quelle che ricevono soldi pubblici, all’interno del ‘Centro unico di prenotazione’ in modo da ottenere un sistema di trasparenza e una conseguente riduzione dei tempi di attesa”.
Nel maxiemendamento anche ciò che la capogruppo grillina definisce “minime cose” a fronte di quelle presentate per provare a migliorare la legge sull’acqua. “Hanno creato un sistema di partecipazione dei cittadini attraverso un portale dove verranno segnalate iniziative e i cittadini potranno interagire – sottolinea – Salutiamo questo con favore ma è ben altra cosa rispetto all’idea di partecipazione alla gestione del servizio idrico che abbiamo noi.
In pratica hanno aggiustato i danni che loro stessi hanno creato con questa legge”. Norme inserite sì nel maxiemendamento, ma che, tiene a precisare Ciarambino, “non sono frutto di alcun accordo”. “Questo documento – conclude – non modifica il futuro della Campania nel modo più assoluto”.
Carissima Sig.ra Ciarambin, vada un pò a vedere i fondi ottenuti dal teatro Verdi nella passata gestione regionale.
Il suo intervento è una chiara denuncia del vostro pressapocchismo.
se non avete argomenti non sparate “kaiserisme” inutili
E’ finita l’epoca di Pappagone, Ciarambì!
Salernocentrismo = meritocrazia;
Napolicentrismo = tempo e denaro sprecato;
700.000 euro per far arrivare Al Pacino a Napoli? E questa sarebbe cultura? Ma tenetevi pure i cantanti neopoetici. Almeno quelli inneggiano al vostro modello neomelodico e neopenitenziario, ma non costano così tanto. I fondi regionali devono andare nei luoghi in cui da sempre si produce eccellenze e Cultura e non vanno sprecati in quei luoghi in fate ancora la hola al cantante neopatetico locale. Viva un po’ di sano salernocentrismo, ma anche avellinocentrismo e beneventocentrismo. Basta fondi alle due province che hanno trasformato le loro terre, nella beata terra dei roghi. Vogliamo una Campania sana come l’Irpinia, il Sannio e il Salernitano.