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Un salernitano al vertice della Corte di Cassazione

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Il salernitano Giovanni Canzio, 71 anni da compierei il primo gennaio, eletto dal plenum del Csm primo presidente della Corte di Cassazione. E’ stato relatore delle sentenze sull’omicidio di Mino Pecorelli e sulla strage delle Fosser Ardeatine.

Laureatosi nel 1966 presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli, ha iniziato la propria carriera in magistratura nel 1970, prestando servizio presso il Tribunale di Vicenza, la Procura della Repubblica e il Tribunale di Rieti. Dal 1995 al 2009 ha svolto presso la Corte di Cassazione le funzioni di consigliere della prima sezione penale e di componente-coordinatore delle sezioni unite penali, figurando quale relatore-estensore di numerosissime sentenze, pubblicate e commentate dalla dottrina in riviste e opere giuridiche: tra le altre quelle sull’omicidio di Mino Pecorelli e sulla strage delle Fosse Ardeatine.

Ha svolto le funzioni di vice direttore prima, e di direttore, poi, dell’Ufficio del Massimario presso la Corte di Cassazione, dirigendo, fra l’altro, il servizio novità del relativo sito web.

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