Salerno: svolta Crescent, via libera al dissequestro

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piazza_libertà_crescent_salernoVia libera al Crescent. A deciderlo i giudici della seconda sezione penale che hanno accolto la richiesta di dissequestro della Crescent spa. Il Tribunale  ha recepito  l’orientamento del Riesame prendendo atto della disponibilità degli imprenditori a superare lo scoglio del versamento degli oneri. Il dissequestro è condizionato al rilascio dei permessi a costruire, al pagamento della prima rata relativa agli oneri di urbanizzazione e alla formalizzazione della polizza fidejussoria per il pagamenti di quanto dovuto al Comune. I lavori, dunque, potrebbero riprendere a presto. I difensori Agostino De Caro e Lorenzo Lentini avevano messo nero su bianco l’accordo con il Comune, che ha quantificato in quasi sei milioni di euro il costo della piazza caricabile sui costruttori.

L’impresa ne verserebbe uno subito, impegnandosi per gli altri cinque con una polizza fideiussoria. Una decisione assunta dopo che alcuni  mesi fa il Tribunale della Libertà aveva sì mantenuto i sigilli, ma motivandoli solo con il mancato pagamento degli oneri (previsto dal Puc del 2007 ma non dal successivo piano attuativo)che avrebbe consentito alla ditta un indebito arricchimento. Per il Riesame le nuove autorizzazioni concesse dalla Soprintendenza l’anno scorso sono sufficienti a ritenere superate le esigenze cautelari legate al profilo paesaggistico, in quanto avrebbero “sanato” le illegittimità dei vecchi permessi a costruire. Ora il dissequestro del cantiere da parte dei giudici della seconda sezione penale. Il cantiere riapre dopo due anni di stop.

CRESCENT: L’AVVOCATO DEI COSTRUTTORI SU DECISIONE GIUDICI

Siamo soddisfatti della decisione dei giudici della seconda sezione penale. Ci credevamo già da tempo. Confidiamo in una prosecuzione dei lavori e siamo sereni”. A dirlo Lorenzo Lentini, legale (insieme ad Agostino De Caro) dei costruttori Rainone. A dicembre i pubblici ministeri Rocco Alfano e Guglielmo Valenti avevano formulato parere contrario sulla richiesta avanzata dai costruttori Rainone, istanza, invece, accolta questa mattina.

Il tribunale presieduto da Vincenzo Siani, infatti, ha preso atto della disponibilità degli imprenditori a superare lo scoglio del versamento degli oneri. “I giudici – spiega l’avvocato Lentini – hanno disposto il dissequestro del Crescent subordinatamente al pagamento degli oneri di urbanizzazione-prima rata, al deposito della polizza fideiussoria e al rilascio del titolo edilizio che ovviamente è subordinato al pagamento di queste rate. Noi faremo tutto nel giro di qualche giorno. Il tutto ammonta a 5,9 milioni per gli ulteriori oneri per la realizzazione della Piazza”.

Secondo il costruttore Eugenio Rainone: “Entro un anno dall’inizio dei lavori contiamo di ultimare i lavori del Crescent”. L’assessore comunale all’Urbanistica, Mimmo De Maio ha commentato positivamente la notizia del dissequestro aggiungendo che: “il provvedimento consente di superare una situazione di stallo che va avanti da 26 mesi. Questa notizia coincide con la chiusura della gara di appalto della messa in sicurezza di Piazza della libertà. Quest’oggi, infatti, sono scaduti i termini per la presentazione delle domande di intervento e sono 22 le aziende che hanno chiesto di partecipare alla gara”.

 

 

58 Commenti

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  • Chi paga i danni subiti dai cittadini per la svendita a privati di aree demaniali, quindi nostre, per costruire un fabbricato privato che serve solo per arricchire privati? E chi paga il danno irreparabile subito dalla città per una costruzione orrenda, fuori da ogni logica urbanistica per una città come Salerno?

  • Ma andate a lamentarvi di tutte le machine parcheggiate sul lungomare da torrione a mercatello che fanno tanto terzo mondo.

  • Chi non salta 5 stelle è.
    E’!
    Chi non salta 5 stelle è.
    E’!
    Chi non salta 5 stelle è.
    E’

    Gli ambientalisti & C. si sono giocati molti voti con questa storia.

  • a lavori ultimati ed appartamenti venduti, i proprietari dovessero chiedere e magari ottenere la chiusura o una limitata fruizione al pubblico della piazza?

  • Adesso bisognerebbe far arrivare la fattura delle spese effettuate ai responsabili di Italia Nostra, solo cosi, forse potrebbero avere una lezione a vita, di cose fatte male e di personalizzare il futuro di una città, solo per un capriccio di pochi.

  • Facciamo passare questi giorni di euforia e speriamo che si riprendano i lavori al più presto in coomitanza con la gara dì appalto della piazza,era vergognoso tenere una struttura in piedi che stava diventando fatiscente per sfizio di alcuni personaggi che con la nostra città non hanno nulla a che fare e che si sono divertiti a denigrare sotto il simbolo di associazioni o movimenti facendo credere la luna nel pozzo ai condomini del palazzo INAIL.Chi andrà ad abitare non ci interessa,di sicuro ci saranno negozi ,bar ,ristoranti e uffici e un parcheggio di circa 1000 auto,un economia in movimento,mi chiedo perchè nessuno si lamenta di tutto ciò che si stà creando in litoranea,pian piano vedrete come diventerà quella zona fino a ieri fatiscente. sarà un altro fiore all’occhiello per Salerno e certamente chi comprerà casa non appartiene alla media o piccola borghesia nostrana,quindi siamo fieri della crescita della nostra città e sempre più orgogliosi di essere SALERNITANI.

  • DUE anni persi perché il Comune, chi sa per quali motivi, non aveva previsto il pagamento degli oneri di urbanizzazione a carico della ditta.
    Spero che qualcuno dei diretti interessati del Comune paghi per questo ritardo.

  • Orrendo il crescend? Ma avete visto la cittadella giudiziaria? Provate a farvi un giro sulle strade panoramiche di Salerno o addirittura via mare, il crescent manco si vede… la cittadella giudiziaria invece è un pugno in un occhio… anzi in due occhi.
    come ha detto qualcuno… ORA DOVETE SOLO SCHIATTARE…
    P.S. non sono deluchiano ma non sopporto i SCIEM

  • Si cedono ai privati migliaia di metri cubi, che potevano essere fruibili dall’intera cittadinanza. Idem per il palazzo delle Poste, che non è di proprietà del Comune, ma era pur sempre un edificio pubblico. In questo modo, i gioielli della città andranno a chi se li potrà permettere e tutti gli altri staranno a guardare. Sorprende che il popolo salernitano non se ne renda conto e che, viceversa, acclami De Luca ed il suo entourage come un benefattore di Salerno. La propaganda getta fumo negli occhi ai cittadini, lo stesso accade con Renzi, che sta demolendo i diritti dei lavoratori, gli equilibri istituzionali, la scuola e gran parte del patrimonio pubblico, eppure vuole far credere che sia un grande statista.
    La Prima Repubblica aveva trasformato l’Italia in una potenza mondiale, degna di rispetto e di prestigio. Oggi, governicchi da quattro soldi, asserviti a potenze straniere, non sono in grado nemmeno di far tornare a casa due militari italiani, arrestati nell’esercizio delle loro funzioni.

  • Ma non c’è il commento di Rita … Come mai?
    Ora che ci penso 3-4 giorni fa c’era anche la notizia che volevano chiedere l’abbattimento del crescent…. Hahahahaah

  • finalmente
    si è perso tanto tempo per i ricorsi degli amanti del degrado delle chiancarelle e per quelli di italia nostra nostalgici della Salerno anonima e senza futuro turistico degli anni 50-80
    e poi aspettiamo tutti il parcheggio

  • sandro avresti potuto presentare tù e i tuoi sodali 5 stalle di salerno(se ce ne sono)insieme ai chiancarielli del palazzo-orrore inail un bel progetto per sistemare il tutto….adesso state cercando un nuovo fronte di pubblicità col palazzo delle poste che a voi piace così tanto….
    tranquillo gli uffici postali resteranno dove sono…..ma tu forse preferisci la”munnezza” e le cose vecchie e fatiscenti…..che ti faranno fare un bel salto nel passato nella tanto nostalgica,solo per tè,prima repubblica…..è meglio trasferirsi a quarto!!!!!….

  • Sig. S. D’Agostino, in cosa consisteva la fruizione da parte del pubblico del palazzo delle Poste, che cominciava a cadere a pezzi, o degli spazi degradati a ridosso del porto, ora in via di riqualificazione?

  • La riqualificazione delle aree urbane non deve passare necessariamente per la cessione o affidamento ai privati. Il Palazzo delle Poste avrebbe potuto ospitare un museo o l’università, solo per fare qualche esempio. Gli spazi degradati a ridosso del porto erano tali per l’incuria dell’Amministrazione Comunale. Questo non mi sembra un buon motivo per sottrarli alla disponibilità dell’intera cittadinanza salernitana.

    P.S. Non appartengo al M5S. Anzi aggiungo che mi fa piacere che il cantiere sia stato dissequestrato, ormai il danno è fatto e bisogna completare le opere.

  • ben detto, Sandro D’Agostino, per entrambi i commenti ! purtroppo ci sono molte persone plagiate che ragionano con la foto di De Luca a un palmo dal naso, vedono solo a due colori, bianco o nero, chiancarelle o crescent, luci o buio totale.. non riescono ad immaginare nulla di diverso da questo.. poveri loro, e noi indirettamente

  • La contentezza di molti di avere il Mostro a Salerno e non al Fuenti,ci fà capire quale strada si è intrapresa,quante è quali istituzioni hanno più ragione di esistere,di questo passo non mi meraviglierei di vedere nel golfo qualche trivella ed anche su questo argomento, avremmo persone che ne sarebbero contente.La China è vicina,non la Cina.

  • in altri paesi corrono con grandi opere e rinnovamenti mentre qui si e’ ancorati al nulla per colpa di 4 idiotic del caxxo ,andate a zappare nemici di Salerno e’ pagate I Danni create a tutta la comunita’

  • finalmente i giudici hanno deciso con saggezza, l’opera va ultimata e certamente non sarà un mostro, ma una struttura moderna che contribuirà all’arredo urbano di salerno turistica. i gufi e criticoni ancora una volta hanno avuto la peggio,

  • Sarei curioso di conoscere quante concrete manifestazioni di interesse ci sono state per insediare nell’ex Palazzo delle Poste un Museo o una Facoltà di studi universitari o qualche cosa di analogo e quanto tempo ancora doveva passare per decidere sul da farsi.
    E intanto l’edificio continuava a mostrarsi in tutto il suo … abbandono nel cuore della città.
    Inoltre, era logico mantenere nella totale incuria l’area ex-Jolly, ex-distesa di topaie, ex … luogo di piacere?
    Quante altre Amministrazioni Comunali dovevano ancora avvicendarsi per dare una più decente destinazione d’uso a quella zona?

  • Faccio presente che il palazzo delle Poste NON è di proprietà del comune ma delle Poste, che sono private, e sappiamo benissimo tutti che stanno vendendo perché non hanno i soldi per ristrutturare…
    Se un privato ha la fortuna di avere i soldi e compra, può farne quello che vuole come ognuno di noi fa con i propri…
    E finiamola di dire solo cavolate per favore

  • Sign D’Agostino, due tribunali (e quindi due collegi di giudici) hanno detto che il Crescent si deve fare e non è un danno…

  • X Mehari
    Sarebbe il caso di domandarsi perché non ci siano state manifestazioni di interesse per destinazioni d’uso di carattere culturale. Forse non basta qualche luminaria per dare alla cittá un respiro europeo?

    X Antonio
    Le Poste non sono private, ma ancora sotto il controllo del Ministero. La privatizzazione è stata (per fortuna, aggiungerei) solo parziale. Inolnoltre il Palazzo avrebbe potuto essere acquisito dal Comune, considerate le tasse altissime che fa pagare ai salernitani.
    Quindi smettiamo di dire cavolate…

    XMarcos2
    Ho spiegato i motivi per cui, a mio modesto avviso, il Crescent è un danno enorme per la città. Ho anche aggiunto che è giusto che venga completato poiché, se rimanesse incompiuto, si cadrebbe dalla padella alla brace.

  • ti contraddici da solo: le poste non sono private ma del ministero, giusto , ergo il comune non c’entra se sopra agli uffici postali i proprietari dell’edificio ne fanno altro.E poi dici che paghiamo tasse altissime ma il comune doveva spendere milioni per acquisire il palazzo delle poste, spendere altri milioni per ristrutturarlo e destinarlo a pubblica utilità????
    si prega di fare un ragionamento di senso compiuto prima di postare e lamentarsi sempre

  • Per sandro… le poste stanno vendendo molti immobili compresi gli appartamenti come quelli in via marchiafava e non solo a salerno… devono recuperare soldi perché non ne hanno per ristrutturarli… anche il comune, purtroppo, come molti sanno, è quasi in “default” per cui non vedo come possa permettersi di acquistare e ristrutturare un edificio storico come quello delle poste. Solo i privati, o come in questo caso, grandi società si possono permettere una cosa del genere. Condivido comunque il tuo pensiere.

  • Se rileggi la discussione, ti renderai conto che non ho mai detto che il Palazzo delle Poste fosse di proprietà del Comune. Ho detto una cosa diversa, ossia che riterrei ben spesi i soldi dei cittadini per l’acquisizione del Palazzo, invece che per le luminarie. Nessuna contraddizione, meno male che è tutto scritto e tutti possono leggere e farsi un’idea. La mia impressione è che a Salerno viga un sistema dipotere che mal tollera le voci fuori dal coro che, pure, sono il sale della democrazia. Salerno è una bellissima città e si merita una svolta rispetto ad un ventennio di esercizio continuativo del potere da parte delle medesime persone.

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