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Calcio e Business: Salernitana, nuovo parco calciatori stimato in 10,45 mln euro!

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Il nuovo “valore del parco calciatori” della Salernitana, al termine del mercato di riparazione di gennaio, e’ stato stimato per un valore totale di 10,45 mln euro.

Il valore di mercato dei singoli calciatori risulta essere il seguente : Strakosha (350 mila), Terracciano (200), Rosti (50), Bernardini (500), Schiavi ( 400), Empereur ( 200), Bagadur ( 150), Prce ( 150), Trevisan ( 100), Tuia ( 100 ), Rossi ( 400 ), Franco ( 150), Ceccarelli ( 200), Pollace ( 175), Colombo ( 150), Ronaldo ( 300), Odjer ( 400), Bovo (300), Moro ( 150), Pestrin ( 75), Zito ( 600), Oikonomidis ( 200), Nalini ( 200), Gatto ( 1,00 mln euro), Donnarumma ( 700 ), Gabionetta ( 500), Coda ( 1,20 mln euro), Bus ( 1,00 mln euro), Tounkara ( 500), Martiniello ( 50). (fonte Transfermarkt.it)

Prima del mercato di riparazione , il valore totale dei calciatori della Salernitana risultava  essere pari ad 8,23 mln di euro , diviso come segue: Strakosha ( 300 mila euro), Ronchi ( 50 mila), Schiavi ( 500 mila), Lanzaro ( 150 mila), Tuia ( 150 mila), Trevisan (100 mila), Rossi ( 500 mila), Franco ( 175 mila), Pollace ( 200 mila), Colombo ( 150 mila) , Arcaleni ( 50 mila), Sciaudone ( 1,30 mln ), Odjer ( 250 mila), Bovo ( 250 mila), Moro ( 200 mila),  Pestrin (75 mila), Troianiello ( 150 mila), Perrulli (100 mila), Nalini ( 225 mila), Donnarumma ( 600 mila), Gabionetta ( 375 mila), Coda ( 1,50 mln ) , Eusepi ( 500 mila).

Essere “rimandati”, dai risultati agonistici negativi, al mercato di riparazione di gennaio , quantifica per i club di calcio , una “sconfitta aziendale” del proprio “management”.

La moda del “cambio di allenatori”,e stravolgimento del parco calciatori,determinano per i club di calcio , strategie negative che quantificano per  i club di riferimento “nuovi investimenti” da attivare.

In tema di “calcio austerity”, proporre stagione in corso , il cambio di allenatore ,  ricorrere al mercato di riparazione di gennaio, significa per le società , un sacrificio in termini  di aumento e ricerca  di nuove risorse economico finanziarie.

Modificare a gennaio “moduli e schemi aziendali” fissati ad inizio di stagione, rimodellare gli obiettivi sportivi prefissati, determina per i club di calcio , un aumento di costi di gestione, con relativo indebitamento societario.

Tali nuove risorse, “entrano” nel circuito societario,  solo grazie al finanziamento dei soci, oppure in alternativa , all’aumento del capitale sociale , e dei ricavi aziendali.

Bisogna evidenziare che allo stato, le problematiche finanziarie dell’azienda calcio trovano conferma  nel continuo apporto in termini di “versamento soci e/o aumento di capitale sociale” effettuati nelle casse societarie dai soci di riferimento.

Secondo un’inchiesta della Gazzetta dello Sport , nell’ultimo periodo le società di calcio di massima serie sono state “ricapitalizzate” per un valore totale di 2.500 miliardi di euro.

L’ideale classifica della “ricapitalizzazione” risulta essere la seguente: Inter (1.160 mln di euro), Milan (593), Juventus (225), Sampdoria (181),  Fiorentina (165), Genoa (64), Palermo (59), Udinese (20), Napoli 16)

In tempo di crisi economica“moduli e schemi aziendali”, devono confrontarsi anche con il “monitoraggio” dei “ricavi da botteghino”che in tema di recessione,  possono determinare valori inferiori a quelli delle passate stagioni, e “ricavi da sponsorizzazione” che stanno diminuendo a causa della crisi delle aziende sponsor.

I club di calcio, si presentano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” , ed ai “fattori della produzione” utilizzati.

Il “prodotto” spettacolo , ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder” ,  per il mercato di riferimento, per i tifosi, e per le aziende sponsor.

Il mercato di riparazione, mette in “fuori gioco le governance”  dei club di calcio?

Antonio Sanges  dottore commercialista

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