Salernitana, il team manager Avallone a Liratv striglia Zito: ha sbagliato

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salernitana_pescara_2016_37_zitoSenza voce, stanco ma felice. Salvatore Avallone, da salernitano doc, ha vissuto intensamente la gara di ieri contro il Pescara, in cui ha ricevuto pure un allontanamento da parte dell’arbitro. Ma il 2-2 raggiunto tra mille difficoltà e con un pizzico di malasorte, ha quasi il sapore della vittoria e fa morale. Il team manager granata ha sviscerato numerosi temi ieri nel corso della trasmissione Salerno nel Pallone su Liratv.

“La squadra ha fatto un’ottima partita, fin dall’inizio ha dimostrato di voler raggiungere il risultato – ha detto in apertura – Forse è stata una delle migliori prestazioni fatte finora. Mi dispiace per i ragazzi che avrebbero meritato qualcosa in più, siamo soddisfatti per questo pareggio anche se abbiamo bisogno di qualche vittoria in più per poter risalire la classifica.Credo sia un buon inizio per acquistare più fiducia e giocarci le prossime partite con la stessa voglia: con questa intensità si può riuscire a raggiungere la salvezza. E’ importante però evitare qualche errore come fatto da Zito a fine primo tempo, fino a quel momento avevamo tenuto bene il campo contro una squadra che ha tutti i mezzi per competere per la promozione. Il Pescara ha ottimi giocatori, Lapadula è uno che farà parlare molto di sè ma noi abbiamo dimostrato di poter competere anche con loro”. Insomma, la terapia del sorriso che Menichini ha iniziato a fare sembra portare i primissimi frutti. “A fine partita la squadra era serena e ottimista – commenta Avallone – Il punto risolleva perchè è ottenuto in un battesimo non facile per il mister. Tutti i ragazzi hanno mostrato di crederci e impegnarsi fino alla fine, dando seguito a quello che la curva chiede, ovvero gente che lotta. Non che prima non l’abbiano fatto, hanno sempre provato a dare il massimo: purtroppo non sempre ci si riesce. Il gruppo aveva voglia di dimostrare al mister di essere un’ottima squadra ma devono farlo tutti anche nelle prossime occasioni, altrimenti diventa tutto fine a se stesso”. 

Il discorso scivola inevitabilmente sull’esonero di Torrente. Un allenatore ragiona con la propria testa perchè sa che paga lui per tutti – dice il dirigente granata – I confronti con la società ci sono e l’allenatore resta con le sue convinzioni fino alla fine: sicuramente non ha fatto diversamente da quello che pensava perchè aveva timore di essere esonerato. Questa squadra è stata molto discontinua, Ad Avellino perdemmo ma giocammo bene, meritavamo il pareggio, poi abbiamo messo sotto il Brescia che fino a quel momento era la squadra rivelazione: come fai a mandar via drasticamente il mister? A La Spezia siamo stati in balia degli avversari e s’è deciso di fare una scelta diversa, non si può dire se tardiva oppure no. Con i se e con i ma anche il presidente ha detto che a giugno avrebbe fatto diversamente. In questo momento non abbiamo bisogno di buone partite ma di punti e voglia di fare risultato”. C’è qualche rimpianto: Sciaudone ora fa il fenomeno a La Spezia, Donnarumma viene finalmente impiegato dall’inizio e torna a segnare, e poi c’è quel Pollace finito nel dimenticatoio.Sciaudone non è un cattivo giocatore ma a Salerno non ha dimostrato quello che ha fatto a Bari o Catania – commenta Avallone – Pollace magari non era pronto per questa categoria all’inizio, fermo restando che ha delle qualità e ora si sta allenando con noi. E poi Torrente ha avuto Donnarumma a Gubbio, lo conosceva: molte volte l’ha fatto giocare dall’inizio, è un giocatore che sicuramente nelle ultime poteva essere utilizzato perchè quando entra è uno che sa il fatto suo“.

Lotito ha detto da tempo che adesso è tornato a occuparsi in prima persona di mercato. “A parte Prce e Oikonomidis, le altre cose sono state fatte insieme. Ci sono persone che si siedono a un tavolo e decidono cosa fare: non ci sono giocatori che ha preso Fabiani o Lotito, le valutazioni si fanno in sintonia con tutta la società. Dalla Lazio sono stati presi anche giocatori che anche Torrente conosceva e ha ritenuto giusto portarli a Salerno. Oikonomidis poteva arrivare anche a giugno, però c’era un discorso di Europa League e la Lazio non l’ha fatto venire. Lo stesso Bus è uscito fuori grazie allo stesso agente di Cristea dell’anno scorso e potrà darci una mano – spiega Avallone – Mancata conferma di Menichini a giugno? Sono state fatte delle scelte e tutti erano d’accordo in quel momento. Io da salernitano, non da dirigente, non dimentico quante gliene hanno dette l’anno scorso, è troppo facile ora buttare la croce solo su una persona. Pensiamo a salvare la categoria che è la cosa che più ci interessa, a giugno i presidenti valuteranno”. Poi l’ex centrocampista della Juve risponde così a un commento pungente di un telespettatore che tira in ballo operazioni francamente poco utili alla causa, ovvero quelle riguardanti Grillo, Dragonetti e Tagliavacche. “In ogni squadra ci sono operazioni fatte bene e altre fatte male, solo chi non opera non sbaglia. Se si vuole puntualizzare sempre su quelle negative e non su quelle positive diventa facile fare il tifoso da casa, potrei elencare quelle che hanno fatto vincere i campionati. Perchè non nominare Odjer? Tutti stravedono per lui e invece diamo sempre giudizi positivi solo sui giovani degli altri”, glissa Avallone, che poi elogiaPestrin (“Sembrava dovesse andar via e ha dimostrato quanto abbia voglia di dire la sua nonostante tutti l’abbiano massacrato. Da questo punto di vista anche Trevisan può essere recuperato, in questo momento c’è bisogno di tutti, ognuno di loro può dare qualcosa per salvare la categoria. Manolo ha sempre dimostrato di essere integrato al cento per cento in questo ambiente perchè è da un po’ che ci sta dentro, è un grande professionista”) e in chiusura si professa fiducioso per il prosieguo del campionato: “Soprattutto contro la Ternana sarà uno scontro diretto, ci vorrebbe qualche vittoria fuori casa perchè ci darebbe ancor più autostima, facendoci balzare in avanti per poi poterci giocare tutto in casa, dove dobbiamo fare i punti che ci diano la possibilità di salvarsi. Questa squadra non è inferiore a parecchie che ci precedono in classifica. Menichini adesso si adeguerà tatticamente, partita per partita, agli avversari di turno. Sono contento che ci sia più scelta, il mister cercherà di ottimizzare quel che ha per affrontare ogni squadra a viso aperto. Possiamo raggiungere la salvezza, abbiamo un margine minimo da recuperare. Per farlo però dobbiamo giocare come contro il Pescara, alla fine credo che ci salveremo. Spero che la quota salvezza sia la più bassa possibile”.

Fonte Solosalerno

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