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Cucina: Maria Francesca Bifulco, di Agropoli diplomata cuoco professionista

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Pino Cuttaia, Emanuele Scarello, Antonia Klugmann, Peppino Tinari, Davide Oldani, Alfio Ghezzi, Silvio Salmoiraghi, Paolo Lopriore: sono solo alcuni dei nomi dei grandi chef italiani chiamati a far parte della giuria incaricata di valutare gli studenti del XXIX Corso Superiore di Cucina Italiana di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina di Scuola di cui il Maestro Gualtiero Marchesi è rettore. Al termine di un complesso percorso professionalizzante della durata di dieci mesi, cinque di fase residenziale e cinque di stage in uno dei più prestigiosi ristoranti del nostro Paese, in 77 hanno superato l’esame dei docenti ALMA e della commissione esterna che annoverava nelle proprie fila ben 27 stelle Michelin.

Per questi ragazzi, diplomati con il titolo di Cuoco Professionista di Cucina Italiana, è quindi il momento di trovare la propria strada nel mondo del lavoro, guardando al proprio futuro con fiducia: secondo i dati resi disponibili dalla Scuola infatti, già entro i primi tre mesi dal conseguimento del diploma, ben il 77,4% degli studenti lavora nel settore della ristorazione. La percentuale sale al 90% circa considerando i primi 12 mesi dal termine del percorso di studio in ALMA.

Dei 77 diplomati del XXIX Corso Superiore di Cucina Italiana, c’è anche l’agropolese Maria Francesca Bifulco. Con lei altre 20 (una percentuale pari al 26%) donne. Ben rappresentata la Puglia, con 13 diplomati, seguita dalla Sicilia, con 10; a completare il podio di questa speciale classifica è il Piemonte, con 7 studenti. Una menzione particolare va al siciliano Andrea Ruisi, 40 anni, palermitano, risultato il miglior allievo in assoluto del Corso. Lodevole il suo progetto di tesi, dal titolo “Quel posto chiamato Casa”. Andrea ha svolto il periodo di stage presso il Ristorante una stella Michelin “Sissi”, di Merano (Bolzano): a fargli da mentore lo chef Andrea Fenoglio.

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