Bella e grintosa ma con il Crotone non arrivano i 3 punti

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salernitana-crotone_2016_5_generico_campoBella, arrembante, coraggiosa, quasi sfacciata, la Salernitana schierata col 4-4-2 mette sotto la corazzata Crotone e in 20 minuti confeziona diverse occasioni da rete nitide che solo per una questione di centimetri (nel caso del palo di Donnarumma), per la bravura di Cordaz (decisivo ancora sul bomber di Torre Annunziata, ma anche su Gatto e Oikonomidis) oltre che per una svista arbitrale (il gol segnato da Coda è assolutamente regolare) non riesce a passare in vantaggio. Forte non solo perchè arriva prima su tutti i palloni ma anche perchè non si disunisce dopo il solito golletto concesso alla prima opportunità agli avversari per la consueta errata interpretazione della fase difensiva (Ceccarelli stringe troppo e Gatto fa male la diagonale perdendo quel diavolo di Stoian), la squadra di Menichini non perde la testa.

E, anzi, continua a giocare, proponendo (finalmente) un calcio piacevole. Gli esterni sprintano che è un piacere, Moro e Odjer in mediana pressano, rintuzzano e fanno ripartire l’azione, Bagadur annichilisce Budimir, Coda e Donnarumma si cercano e si trovano ad occhi chiusi. Un po’ tutti si chiedono come sia possibile che la Salernitana sia sul fondo della graduatoria, ancor di più quando Coda prima dell’intervallo regala il pareggio ai granata, sugli sviluppi di una punizione ben calciata da Gatto, segnando il suo ottavo gol in stagione (il quarto all’Arechi). Nella ripresa, la Salernitana continua a farsi preferie ed è ancora Cordaz a salvare i pitagorici.

Ma lo sforzo profuso, fiacca i granata e fa perdere loro lucidità. Ci si mette anche Menichini, che al 24esimo richiama Coda per inserire l’oggetto misterioso Bus (in panchina c’era anche Tounkara al limite). L’affaticamento muscolare accusato da Franco e un problema al polpaccio avvertito da Bagadur (sostituiti rispettivamente da Empereur e Trevisan) impediscono al trainer granata di fare altre scelte e nel finale il Crotone, che aveva avuto una palla gol importante col nuovo entrato Palladino, cresce. Al 92esimo arriva anche il solito cartellino rosso, ma stavolta la scelta di Terracciano di abbandonare la porta per abbattere Palladino lanciato a rete è opportuna e necessaria. Tra i pali si sistema Ceccarelli che chiude imbattuto. Il punto sta stretto alla Salernitana, ma con questo cuore, con questo modo di intepretare le partite, riducendo al massimo il numero di errori commessi (e possibilmente senza regalare uomini agli avversari), la squadra granata può ancora dire la sua nella corsa salvezza.

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