Quanto è difficile fare il Presidente di una squadra di calcio? Tanto se lo si fa con passione e senza la necessaria scaltrezza. Si rischia di fare il passo più lungo della gamba e di finire ko come accaduto nelle due precedenti gestioni. Lotito e Mezzaroma a Salerno hanno garantito solidità e traguardi raggiunti ma dopo 4 anni ad alti livelli giusto sottolineare gli errori commessi in questa stagione. Il co patron domenica a margine del pari con il Crotone ha ricordato gli investimenti fatti 15 milioni di euro in cinque anni ribadendo che Salerno non ha dato nulla ai proprietari del club. Non è vero. La voce tifosi rappresenta una posta attiva nel bilancio della Salernitana. Se lo scorso anno si è arrivati a raccogliere dal botteghino 2 milioni di euro quest’anno, con una media di 10 mila spettatori a partita, si registrerà un ulteriore incremento.
Non solo perdite dunque. La cessione Gabionetta porta soldi freschi nelle casse del club e non saranno gli unici. Nel bilancio ci sono altre plusvalenze. Da Catania, sono in arrivo due premi valorizzazione in seguito agli accordi presi all’atto dei trasferimenti di Odjer (prestito con diritto di riscatto e contro riscatto) e Terracciano (prestito biennale). Il ghanese frutterà 50 mila euro per aver superato la presenza numero 15. Tuttavia, se a fine stagione i granata decidessero (comepare) di riscattarlo, dovrebbero corrisponderne 900mila al Catania che,di contro, potrebbe rilanciare a 1,2 milioni peril controriscatto.
Quanto al portiere, già sicuri 20mila euro di premio per le15 presenze (è a quota17), cifra che raddoppierà in caso di arrivo a 25. Può contenere gettoni d’oro anche Bagadur: col superamento delle 7 gare la Salernitana intascherà 25mila euro, il doppio in caso di arrivo a 15. Tante sono le giornate che mancano alla fine. Insomma tra costi e ricavi e se ci aggiungiamo anche i soldi di Sky, della Lega, degli sponsor e del merchandising siamo sicuri che la Salernitana è solo un affare a perdere come dice Lotito?
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