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Cava de’Tirreni: commemorate al Comune le vittime della strage di Balvano

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Si è tenuto mercoledì 2 marzo nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città, la commemorazione delle strage di Balvano, che nella notte tra il 2 e il 3 marzo del 1944 coinvolse circa quaranta cavesi su oltre cinquecento vittime complessive. L’incontro con gli alunni delle scuole cavesi, organizzato da Franco Bruno Vitolo e Patrizia Reso, autrice del libro “Senza ritorno” (2013), ha visto la partecipazione anche del cavese Raffaele Bellucci, unico superstite della strage.

Dopo l’intervento del sindaco Vincenzo Servalli, che ha posto l’accesso sull’importanza di mantenere sempre viva la memoria di eventi come quello di Balvano che rappresentano tragedie ma anche spaccati del nostro vissuto e delle condizioni cui si viveva nel periodo bellico e dell’assessore alla pubblica istruzione, Paola Moschillo, che ha ricordato come in quella tragica notte, l’inosservanza di elementari norme di sicurezza abbia causato una strage immane, Franco Bruno Vitolo e Patrizia Reso, con l’ausilio di fotografie d’epoca hanno ricostruito il viaggio del treno merci 8017 che si fermò sotto la Galleria delle Armi, lunga quasi due chilometri, trasformandosi in poco tempo in una camera a gas.

“I viaggiatori – ha raccontato Franco Bruno Vitolo – erano prevalentemente cittadini comuni,  persone che si adattavano a viaggiare stipati in vagoni merci per andare a Potenza a procurarsi da mangiare, a barattare pochi averi in cambio di cibo, ormai introvabile, per le proprie famiglie. Persone che vivevano nella miseria prodotta da una lunga e tormentata guerra, passate però alla storia come contrabbandieri e delinquenti da dimenticare presto”.

“Da qui il silenzio – ha aggiunto Patrizia Reso – che è piombato su questa tragica vicenda, su quello che ha rappresentato un lacerante dolore solo privato, mentre questi morti a pieno titolo si possono e si devono considerare  vittime civili di una guerra non ancora finita e come tali meritano il giusto tributo della memoria”.

La commemorazione si concluderà giovedì sera 3 marzo alle ore 19.00 con la celebrazione della Santa Messa in suffragio delle vittime, presso la Basilica Pontificia Maria Santissima dell’Olmo.

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