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I granata la Salernitana giocherà con il ‘dodicesimo’

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Ritorno al futuro, ma portandosi dentro tutto il buono del passato, come quella passione che ha sempre collocato il tifo granata sui gradini più alti del podio nazionale. Entusiasmo contagioso, come una meravigliosa malattia che si trasmette nei ritrovi sportivi, lì dove da qualche giorno in qua non si parla d’altro che di Bagadur, del colpo di Cesena della sfida di sabato all’Arechi con il Lanciano. Lotito ha chiesto che Salerno per qualche ora si trasferisca all’Arechi. Non c’era bisogno di questa esportazione. Nonostante la posizione di classifica mortificante i tifosi granata hanno compreso la difficoltà del momento e sanno bene quale deve essere il ruolo della tifoseria in questo momento.

Il pubblico fare la sua parte come ha sempre fatto con non meno di novemila persone ad ogni partita all’Arechi nonostante prestazioni poco entusiasmanti. Adesso la squadra si sta impegnando a fondo e lo sta dimostrando di partita in partita. Ecco spiegata la manifestazione dell’altro giorno alla stazione in occasione del rientro da Cesena. Avviato il tam-tam, c’è chi sogna un Arechi colorato di granata per centrare una vittoria che permetterebbe di scalare posizioni in classifica e di porsi in una condizione di vantaggio contro una diretta concorrente nel caso di arrivo a pari punti.

“E’ ora di mettere da parte ogni remora – dice Massimo uno dei tanti tifosi sui social net – e stringersi tutti al fianco della Salernitana”. E’ questo, a nostro avviso, lo spirito giusto per giungere a quel famoso “mix” che porta al successo: dirigenza, squadra, tifoseria e mass-media a remare verso la medesima direzione. Senza protagonismi, seguendo l’esempio degli ultra’ che vivono per il gruppo e non per soddisfazioni personali. Lotito e Mezzaroma vogliono la salvezza della serie B, Salerno pure. La favola è iniziata, in attesa del lieto fine.

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