Startup innovative e contributi della Regione Campania ( Luca De Franciscis)

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Sono in arrivo dalla Regione Campania aiuti per le imprese artigiane e per le startup innovative. La II Commissione consiliare ha approvato il disegno di legge collegato alla legge regionale di Stabilità 2016.

Con le misure per il rilancio dell’economia campana, da approfondire appena saranno pubblicate sul BURC sono previsti, in larga misura, contributi per lo sviluppo dei processi innovativi e tra questi anche agevolazioni per l’Irap.

Tra i soggetti che potranno godere di questi benefici entrano a fare parte le startup innovative introdotte, per la prima volta, nel nostro ordinamento dagli artt. dal 25 al 31 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, ovvero le S.r.l. (comprese le semplificate o a capitale ridotto), le spa, le sapa e le società cooperative, ulteriormente regolamentate con L. 29 luglio 2014, n. 106 e da ultimo dalla L. 25 marzo 2015, n. 33.

Per queste società, che svolgono una nuova forma d’impresa, sono state previste specifiche norme, con deroghe al codice civile, che ne regolamentano la figura giuridica e l’attività. Possono essere costituite direttamente dai soci, con firma digitale, senza l’ausilio del notaio con modello standard di atto costitutivo e statuto, che dovrà essere compilato on line, con specifiche modalità, ma non è esclusa la costituzione con atto notarile. È questa la grande semplificazione prevista dal Decreto  del 17 febbraio 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico.

 

L’agenzia delle entrate con una risoluzione conferma che: le società possono essere definite startup innovative quando l’attività non sia esercitata da più di 48 mesi, la sede e gli affari siano in Italia, il valore della produzione non superi i 5 milioni a partire dal secondo anno, la società non abbia distribuito né distribuisca utili, l’oggetto sociale preveda un’attività di produzione o servizi innovativi ad alto contenuto tecnologico, la nascita della società non può avvenire per effetto di operazioni straordinarie, eccetto la trasformazione.

 

Di seguito si riportano, in maniera non esaustiva, le peculiarità che differenziano le startup innovative dalle altre società: specifico oggetto sociale, iscrizione in apposita sezione speciale del registro delle imprese, particolarità per il rinvio a nuovo delle perdite, limiti per spese di ricerca e sviluppo, libera determinazione dei diritti attribuiti ai soci, possibilità di offrire al pubblico quote di partecipazione, facoltà di deroga al divieto assoluto di operazioni sulle proprie partecipazioni, regime fiscale e contributivo di favore, apposita disciplina per la raccolta di capitale di rischio attraverso portali online (crowdfunding), accesso al credito in modo semplificato del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, sostegno all’internazionalizzazione, riduzione oneri per l’avvio, remunerazione con strumenti finanziari e dell’incubatore certificato. Uno dei tre requisiti richiesti, in alternativa dagli altri, è che siano impiegati come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale di almeno un terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero, in percentuale di almeno due terzi della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di laurea magistrale.

 

luca de franciscisPer creare una startup innovativa o anche per innovare con successo un’impresa per una nuova crescita, è necessario uno studio preliminare con una strategia mirata, idee ben chiare per il business che si intende fare, dare il giusto peso al valore del prodotto oggetto del business, individuare i possibili clienti, avere una buona conoscenza del mercato, studiare bene la concorrenza, capire se ci si differenzia e come sarà possibile inserirsi con la differenziazione, quali sono i risultati attesi.

 

Realizzare una startup innovativa non è cosa semplice, farla diventare una realtà di successo ancora meno. Non si tratta solo di avere l’intuizione geniale con un’idea che sembra possa realizzarsi con successo. Realizzare un’idea che sembra funzionante non è il solo motivo per iniziare; non basta e potrebbe anche non funzionare. L’esito è tutt’altro che scontato.

 

Occorre un attento piano d’impresa, per analizzare l’idea e creare un’azienda. Necessita redigere un business plan per il progetto imprenditoriale che determini gli obiettivi da raggiungere, che analizzi i suoi aspetti qualitativi e quantitativi, le proiezioni economiche finanziare, per spiegare quali saranno le conseguenze dell’idea imprenditoriale in termini di costi, ricavi, profitti, fabbisogno finanziario.

 

Per approfondire il sito:  http://www.sviluppoeconomico.gov.it/ cliccare su “per le aziende” e poi “startup e pmi innovative”.

 

 Luca De Franciscis

dottore commercialista

 www.studiodefranciscis.it

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