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Eredita orologio falso, giovane salernitano nei guai

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Muore il nonno, divide i preziosi con i cugini e a lui gli tocca un costoso Montblanc Il concessionario gli dice che è una patacca, litiga e va alla sbarra per ricettazione

Eredita un orologio di marca ma finisce sotto processo per ricettazione in quanto l’oggetto era poi risultato contraffatto. E’ la storia- singolare- di un 25enne salernitano che con i suoi cugini aveva ottenuto dai genitori un “piccolo” e gradito lascito dal nonno defunto. L’uomo, infatti, insieme a soldi e beni immobili, aveva lasciato in eredità anche diversi orologi di marche prestigiose che custodiva all’interno di un mobile antico. I figli- dopo la spartizione degli averi come da testamento- avevano così deciso che gli oggetti dovevano andare ai nipoti del nonno defunto. Ognuno aveva scelto un orologio, al più giovane era toccato un Montblanc (da quasi duemila euro) che-per sua sfortuna- non funzionava. Decide così di recarsi in un negozio di corso Vittorio Emanuele a Salerno per capire se era possibile aggiustarlo in quanto era un ricordo del nonno. Ma il titolare dell’esercizio commerciale, dopo averlo visionato, aveva sentenziato che quell’oggetto era falso. Il giovane, non credendo alle parole del commerciante, aveva voluto vederci chiaro credendo- in buona fede- che l’esercente non era stato sincero con quelle sue affermazioni. Anzi l’aveva invitato e sollecitato a chiedere un parere di un esperto perchè mai eppoi mai quell’orologio poteva essere falso. Ne era nata una lite giudiziaria con relativa perizia fatta all’oggetto in questione che poi si è rilevato una vera e propria patacca. A quel punto il 25enne è finito nel mirino della Procura che gli ha contestato il reato di ricettazione: il 25 marzo sarà in aula per rispondere alle accuse

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