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Zito verso una nuova esclusione, Menichini deve recuperarlo per la volata finale

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Nelle intenzioni di Fabiani avrebbe dovuto rappresentare il valore aggiunto della Salernitana. Ma Antonio Zito, uno dei colpi del mercato di riparazione del diesse granata, non è ancora riuscito a dimostrare il suo reale valore. Del giocatore ammirato negli scorsi anni a Crotone prima ed Avellino poi si sono visti solo alcuni sprazzi. Appesantito, lontano dalla migliore condizione, il mancino napoletano fin qui ha raccolto appena 9 gettoni di presenza. Quello che preoccupa è che dopo più di due mesi dal suo ingaggio (va ricordato che lo scorso 8 gennaio ha sottoscritto un contratto triennale, motivo per cui parliamo di un patrimonio della società di via Allende) Zito ancora non sia riuscito a raggiungere una condizioni fisica ottimale.

Non si spiegano altrimenti le scelte di mister Menichini, che continua a non inserirlo nell’undici titolare. Zito, che sta pagando il periodo di inattività in Irpinia dopo la rottura con Tesser, ha giocato 7 volte dal primo minuto e in ben 5 circostanze è stato sostituito a gara in corso: considerando che contro il Pescara l’ex terzino del Taranto ha rimediato un’espulsione, questo significa che solo una volta è riuscito a rimanere per 90 minuti in campo. 598 i minuti trascorsi sul terreno di gioco con indosso la maglia granata, neanche 70 di media nelle 9 gare disputate.

Davvero troppo poco, come pochi sono gli spunti rilevanti firmati da Zito. Con la sua tecnica, con la sua “gamba”, con la sua facilità di calcio, il mancino partenopeo, che rischia l’esclusione dall’undici titolare anche a Novara, avrebbe potuto dare un contributo sicuramente maggiore alla causa e, più in generale, avrebbe potuto fare molto di più nella sua carriera. Per questo Menichini deve cercare di rilanciare, anche a livello emotivo, un calciatore che nella volata finale potrebbe dare una mano importante alla Salernitana in ottica salvezza.

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