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Equitalia e le briciole di Luca De Franciscis

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Nessuna cartella Equitalia può essere gradita perché annuncia un possibile pagamento. Possibile perché va prima verificato che sia indirizzata all’esatto soggetto che deve pagare quella somma, e poi verificarne il contenuto per capire a quale tributo si riferisce e se l’importo è quello esatto.

Per le cartelle di Equitalia, la nuova legge di stabilità per il 2016, ha apportato alcune innovazioni che possono dare un leggero aiuto per il pagamento se dovuto.

Tra le novità è importante ricordare che per coloro che avevano vecchi piani rateali di pagamento, concessi nell’arco temporale del 22 ottobre 2013 e il 21 ottobre 2015, ed erano decaduti dall’aiuto della rateizzazione perché non avevano pagato alle rispettive scadenze le rate, è concesso avere una nuova possibilità di riagganciare il vecchio piano rateale di pagamento, già concesso in passato, e averne, quindi, uno nuovo e riprendere a pagare quanto già dovuto, con un numero massimo di 72 rate mensili (6 anni) non ulteriormente prorogabili. Per utilizzare questo aiuto è necessario attivarsi subito e pagare la prima rata scaduta, entro il termine massimo del 31 maggio 2016 e spedirla a Equitalia.

Solo così potranno regolarizzare la loro posizione e avere da Equitalia una nuova rateizzazione, con un nuovo piano di pagamento rateale. Il mancato pagamento della prima e seconda rata, del piano rinnovato, comporterà la decadenza del nuovo aiuto.

Per i piani rateali di importo superiori a 50 mila euro il numero massimo di rate viene prolungato a 120 (10 anni), e solo per questi, sarà necessario dare prova delle reali difficoltà economiche e finanziarie per accedere alla nuova rateizzazione.

La nuova rateizzazione consente di sbloccare il fermo amministrativo iscritto sull’auto del contribuente moroso, grazie ad un accordo tra Equitalia ed il Pubblico Registro Automobilistico, e permetterà, con apposita istanza del debitore, di poter circolare liberamente con il veicolo prima bloccato dalle “ganasce fiscali” (Circolare Equitalia n. 105 del 15 febbraio 2016).

Bonus e contro bonus.

Tutti sanno che Equitalia può pignorare tutto quanto la legge gli consente, ma alcuni ritengono che quanto pignorato da Equitalia sugli stipendi e pensioni di importo limitato sia anacronistico, perché trattenere un decimo su stupendi e pensioni inferiori a 2500 euro sia eccessivo, se si tiene conto che incide anche sulle pensioni minime.

Una norma del 2015 permette a Equitalia di pignorare il quinto dello stipendio, o della pensione, se il pignoramento avviene dopo l’accredito della somma sul conto corrente bancario o postale del contribuente. Se invece il pignoramento avviene prima dell’accredito, non è possibile pignorare più del triplo dell’assegno sociale ovvero circa 1.440 euro.

Per essere più precisi va detto che Equitalia può pignorare pensioni che superano del 50% l’assegno sociale, che per il 2016 si assesta su una base di 448,07 euro.

Se si dà un bonus di 80 euro al mese, per aiuto ai lavoratori dipendenti che hanno un reddito non superiore a 24/26 mila euro l’anno, e si legge che potranno essere estesi anche ai pensionati per consentire una anzianità più serena, appare quantomeno inopportuno pignorare le pensioni minime che consentono appena la sopravvivenza.

Conseguenza del pignoramento può essere anche il mancato pagamento di un tributo dello Stato o di Enti, che forse non incide sul loro bilancio e non provoca danni significativi. Una riflessione è doverosa se ci si sofferma a immaginare come potranno fare gli anziani a sopportare un pignoramento in denaro sulla loro pensione già molto bassa.

Una fiaba raccontava di un uccellino che in un inverno gelido – la neve ricopriva tutto di un manto bianco –  non sapeva come nutrirsi e vincendo la paura volò su un balcone di una casa. I bambini che la occupavano, lo videro e misero sul davanzale un piattino pieno di briciole di pane. Fu così che a quell’uccellino si unirono anche atri e fecero un banchetto come nel più bello dei loro sogni.

Agli anziani che vivono con le pensioni minime lasciamo almeno le briciole, come per l’uccellino.

Per approfondire e modulistica: La Guida Equitalia il sito: www.gruppoequitalia.it – cliccare su cittadini e poi su consulta guide.

Luca De Franciscis

dottore commercialista

 

www.studiodefranciscis.it

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