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L’avversario: il 3-5-2 è il marchio di fabbrica della Pro Vercelli

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Il 3-5-2 è il marchio di fabbrica di mister Foscarini. Già ai tempi del Cittadella era questo il modulo che ha permesso al tecnico originario della provincia trevigiana di costruire il miracolo della squadra veneta. Chiusa la parentesi Cittadella, Foscarini ha deciso di esportare il suo progetto tattico anche a Vercelli. Il percorso non è semplice e c’è stato più di un contrattempo lungo il cammino, anche a causa del mancato arrivo di rinforzi di spessore in avanti (il tallone d’achille dei bianconeri è l’assenza di un bomber in grado di raggiungere la doppia cifra in termini realizzativi).

In compenso, la Pro Vercelli è una squadra operaia che lotta dal primo al novantesimo minuto per il bene comune. L’obiettivo stagionale è la salvezza e la squadra piemontese darà tutto quello che ha in corpo per centrarlo. Per quanto riguarda la gara di sabato contro la Salernitana, potrebbero esserci delle novità nell’undici titolare rispetto alla partita pareggiata in rimonta in casa del Como. Potrebbero ritrovare il posto in squadra l’ex granata Mammarella (che a gennaio era stato richiesto ufficialmente dalla Salernitana al Lanciano e che poi ha preferito l’offerta della Pro Vercelli), mentre Mustacchio (il capocannoniere dei bianconeri con 5 reti, 2 delle quali segnate proprio contro la Salernitana all’andata, quando i piemontesi vinsero 2-1 all’Arechi) potrebbe tornare in attacco dopo essersi disimpegnato da esterno in casa dei lariani.

Come detto i bianconeri giocheranno col 3-5-2. Davanti al portiere Pigliacelli dovrebbero giocare Budel, Bani e Legati (con Coly, Berra e Redolfi alternative). Sulle fasce dovrebbe toccare a Germano e Mammarella (il quale dovrebbe essere preferito al laziale Filippini, anche lui accostato in passato alla Salernitana). In mezzo al campo dovrebbe esserci spazio per Scavone, Castiglia ed uno tra Rossi ed Emmanuello (con Ardizzone tra le riserve). In avanti è certo del posto capitan Marchi, con lui come detto o Mustacchio oppure uno tra Malonga e Beretta, che però non hanno inciso in zona gol.

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