“Grazie ad alcuni volontari tifosi del Napoli, che qui ringrazio di cuore, la scritta è stata rimossa – ha scritto Russo – Ho contattato personalmente la Digos e i Servizi Segreti per scovare i teppisti! L’atto, gravissimo – continua ancora sarcastrico – ha deturpato uno dei nostri monumenti più importanti. Mai più dovrà succedere una cosa del genere. Ho qualche sospetto e domani andrò in procura per riferire al magistrato. Vergogna!”.
E poi il primo cittadino sempre sulla sua pagina di Facebook ha continuato: “Non mi vendo per ragioni di consenso. La mia onestà intellettuale e morale va oltre il comune immaginario, anche sullo svago, come è successo con la “guerra” ai neomelodici, come sta succedendo con il mio tifo per la Juve. Sono consapevole che il 99% dei miei concittadini ascoltano quel tipo di musica e tifano Napoli. Io no e non mi preoccupo di stare almeno zitto. Le mie idee non la svendo per nulla, né mi faccio condizionare. Se i cittadini mi giudicano per come faccio il tifo è un loro limite. Mi chiedo, a parti inverse cosa sarebbe successo? Immaginiamo che il Napoli abbia vinto il campionato: tutta Napoli si riversa per strada, fuochi d’artificio, scritte con spray ovunque, festeggiamenti e schiamazzi notturni. Il sindaco di Napoli che fa? Posta la foto dei festeggiamenti, ovviamente non autorizzati, partecipa alla sfilata, ovviamente non consentita, partecipa alla festa notturna, ovviamente contro la legge. Ebbene, cosa fate? Gridate allo scandalo perché ha partecipato alla sfilata e condiviso una foto? Siate onesti.”
e nuje là c vuttamm a mare a stagione. ‘O fra’ , c’amm accattà a ZAZAriera nova chist’ann p’a nonna che ci urtano le mosche.
sta sul a casertain at ca napl