Amatrice prima e dopo: in una foto la devastazione del terremoto

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amatrice terremotoSta in una foto tutta la tragedia di Amatrice, borgo reatino distrutto dal terremoto che questa notte alle tre e mezzo del mattino ha devastato il centro Italia.

Nell’immagine diffusa dai Vigili del Fuoco si vede il centro storico del paese sfigurato dal sisma, con moltissimi edifici rasi al suolo. Edifici sotto cui, purtroppo, si teme che possano essere intrappolate ancora moltissime persone.

Mentre i soccorritori scavano freneticamente alla ricerca dei sopravvissuti, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha rilasciato dichiarazioni che fanno ghiacciare il sangue nelle vene: “È un dramma, ci sono dei morti, metà paese non c’è più. Stiamo cercando con tutti i mezzi di portare i primi soccorsi, ma lavoriamo senza luce. Abbiamo mandato tutti agli impianti sportivi.”

Nel paese, che conta duemilaquattrocento anime, sono stati estratti dalle macerie due cadaveri; tuttavia potrebbero esserci almeno altre tre vittime. Sotto le materie sono finiti anche due gemellini di sei anni, di cui solo uno è stato recuperato, purtroppo in gravissime

Le vie d’accesso al paese sono state interrotte per i danni causati dal sisma. I feriti, per questo, stanno venendo evacuati in elicottero verso Roma e verso l’Aquila.

LA CITTA’ FAMOSA ANCHE PER L’ATLETICA. Amatrice, la cittadina devastata dal terremoto di stanotte, è notissima nel mondo dell’atletica. Proprio domenica scorsa – scrive la Gazzetta -, era stata organizzata la trentanovesima edizione di una classicissima del podismo su strada, la Amatrice-Configno, organizzata dal primo anno da Bruno D’Alessio e dai suoi amici dell’associazione Configno. La giornata era stata riempita dalla solita festa, sette chilometri e spiccioli per arrivare all’abitato di Configno, l’inizio e la fine con le solite mangiate di pasta, il segno distintivo della carta di identità della cittadina al confine fra Lazio e Abruzzo. Ma Amatrice è anche un luogo di villeggiatura particolarmente frequentato da cicloamatori e podisti, offrendo una serie di percorsi ideali per passeggiate e allenamenti.

1 Commento

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  • mezza italia non conosceva questo borgo con il nome della amatriciana, un bellissimo borgo che poteva avere il suo fascino se non distrutto dal terremoto che ogni anno a fine estate si fa sentire sempre da quelle parti prima Aquila, marche, sino tutto il lazio e Napoli. Mi dispiace tanto per il danno la tragedia in una notte che si è verificata essere diversa, nell’ epicentro anche se una zona montuosa. Che cosa si vuole costruire ormai, una baita, un ristorante , una chiesa di legno, ma solo quello. Penso che i cittadini che sono scampati alla morte con le loro famiglie vogliono andare altrove ad abitare. Le zone sono sempre a rischio terremoto.

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