“Si tratta di governare lo sviluppo di un territorio che per noi resta vocato principalmente alla trasformazione dei prodotti agroalimentari. In particolare, proprio nell’area che verrebbe indicata come d’interesse, quella oggetto della localizzazione del fantomatico interporto, ricadono interessi circa l’ampliamento produttivo di aziende leader nella produzione agro alimentare. Per troppo tempo scelte cadute dall’alto hanno condizionato lo sviluppo economico e produttivo della nostra Città, e molti hanno approfittato della instabilità politica e amministrativa che ha imperato. Non è più quell’epoca”.
“Ora c’è un governo della città attento, che intende valutare prioritariamente uno sviluppo teso a sostenere l’agricoltura e la trasformazione dei prodotti agroalimentari. E’ indispensabile che il Comune di Battipaglia sia posto al centro delle scelte e non ridotto ad un mero ricettore di decisioni assunte in altre sedi. L’amministrazione, senza idee preconcette, verificherà le ipotesi che si prospettano nei tavoli tecnici. D’altronde non abbiamo allo stato elementi per ritenere che questo nuovo governo regionale sia intenzionato a bypassare il governo locale. Anzi. Questa amministrazione sta costantemente colloquiando con l’amministrazione Regionale che è molto attenta allo sviluppo sostenibile della piana del Sele e della fascia costiera e si è dimostrato già sensibile alle rivendicazioni della comunità battipagliese”.
Ma si sta parlando di zona industriale di Salerno ? E allora che cavolo c’entra Battipaglia e la C. Francese ? Pensasse ai problemi del comune che governa, guardi sotto i suoi piedi e non a decine di km!