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Cinema: Il film ‘Due euro l’ora’ in concorso al festival di Annecy

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Continua a collezionare premi il film Due euro l’ora, diretto dal regista Andrea D’Ambrosio. L’ultimo riconoscimento è arrivato dal prestigioso Montreal Film Festival, giunto alla sua quarantesima
edizione, dove il lungometraggio – girato a Montemarano, paese dell’Irpinia dove Giambattista Basile scrisse parte de “Lo cunto de li cunti” – si è aggiudicato il Bronze Zenith for the First Fiction
Feature Film, ex-aequo con l’opera If you were here del cinese Yu Lan.

Dopo l’uscita nelle sale, avvenuta nel maggio scorso, Due euro l’ora, prodotto dalla Achab Film e realizzato col contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con Rai Cinema,
è stato accolto molto positivamente da pubblico e critica tanto da meritarsi riconoscimenti importanti nel panorama del cinema nazionale e internazionale. Oltre al Bronze Zenith del Festival di Montreal,
ecco i premi ricevuti finora: premio Laudadio per il regista del miglior film e premio Artisti 7607 per la migliore attrice protagonista al Bif&st-Bari International Film Festival; premio per la
migliore sceneggiatura al Gallio Film Festival; premio miglior film al Santa Marinella Film Festival; Arco d’oro all’Est Film Festival; premio miglior film al Molise Cinema; terzo posto al Mantova Film
Festival.

Dal 20 al 25 settembre Due euro l’ora sarà in concorso in Francia all’Annecy Cinéma Italien. Festival prestigioso per la diffusione del cinema italiano in Francia.

L’opera di D’Ambrosio racconta la storia di due donne che cercano, attraverso il lavoro, un riscatto della loro condizione sociale e affettiva. Il film si avvale di un cast d’eccezione, quasi interamente campano, di cui fanno parte Peppe Servillo, Chiara Baffi, Paolo Gasparini, l’esordiente Alessandra Mascarucci, Massimo De Matteo, Patrizia Di Martino, Marianna Mercurio, Antonella Morea, Virginia Da Brescia, Davide Schiavo, Peppe Miale, Lorena Leone, e con la partecipazione, per la prima volta sullo schermo, della modella Alyona
Osmanova.

A impreziosire il film il montaggio di Giogiò Franchini e le musiche di Fausto Mesolella, con la dolce e suadente canzone “Tulipani”.

 

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