Il problema non è nella posizione di classifica ma nella mancanza di un gioco e di una identità tattica che stenta ad arrivare. E se a questo si aggiunge anche un eccessivo quanto ingiustificato nervosismo c’è solo da sperare che Sannino riesca a trasformare questa tensione in rabbia e furore agonistico per vincere la prima partita della stagione. La vittoria è l’unico modo per tenere in piedi tutte le componenti ecco perchè è importante, importantissimo vincere. Sannino è chiamato a lavorare su due fronti: quello tattico e quello caratteriale.
Scegliere un modulo e portarlo avanti fino in fondo senza cambiare continuamente disorientando tutti. Il mister dovrà lavorare per smussare qualche spigolatura caratteriale che non sempre agevola il percorso di un gruppo ancora fragile e non ancora squadra. Se il gruppo continuerà a seguirlo la Salernitana a cominciare da domani potrà aprire, con una vittoria, un interessante mini ciclo. In caso contrario c’è il rischio di avvitarsi su polemiche e critiche che non giovano a nessuno e far ripiombare la squadra nel tunnel della paura e delle preoccupazioni come la scorsa stagione. La Salernitana deve tornare a galla non ha bisogno di primattori a caccia di vetrine ma di tutti gli effettivi per onorare la maglia e rispettare la tifoseria.
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