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Terremoto e Vesuvio: i Verdi chiedono imminenti prove di evacuazione

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“Nonostante gli enormi rischi legati alla presenza di vulcani attivi e a un territorio a rischio sismico, la protezione civile nazionale continua a sottovalutare il pericolo e quindi chiedo alla Giunta regionale di attivarsi per esigere, oltre all’aggiornamento e alla stesura dei piani di emergenza e di evacuazione, anche l’organizzazione delle prove di evacuazione perché, al momento, nel malaugurato caso di un’eruzione o di un terremoto, la gente non sa cosa fare e molte delle vie di fuga non sono realmente praticabili, specie se l’emergenza capitasse in un giorno di pioggia visto che la 268, presente in molti piani di fuga, si allaga e diventa impraticabile”.



Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, intervenendo al Question time nell’aula del Consiglio regionale, sottolineando che “sembra che la protezione civile nazionale continui a sottovalutare il rischio di una tragedia di dimensioni bibliche”. Nella sua risposta, il vice presidente della Giunta, Fulvio Bonavitacola, ha ricordato l’impegno della Regione pur se ha sottolineato che, vista l’intensità del rischio vulcanico e sismico che va affrontato con misure straordinarie, il principale attore resta il dipartimento di protezione civile. Tra l’altro, Bonavitacola, ha ricordato che, grazie a un finanziamento europeo, i comuni vesuviani hanno avuto i fondi necessari per la redazione o l’aggiornamento dei piani di emergenza e, al momento, 14 dei 25 comuni interessati hanno consegnato il piano aggiornato alla Regione.

“Ancora una volta sono stato costretto a chiedere l’intervento della Giunta perché il dipartimento di protezione civile nazionale continua ad avere un atteggiamento poco rispettoso delle Istituzioni e dei suoi rappresentanti, non rispondendo alle tante richieste avanzate” ha detto Borrelli nella sua replica apprezzando “il lavoro fatto finora dalla Regione” e ribadendo “l’invito a sollecitare le prove di evacuazione perché, se continuiamo a pensare solo ed esclusivamente ai piani di emergenza ed evacuazione, continuiamo a restare solo nel campo teorico e non si passa mai alla pratica”.

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