La Salernitana per i suoi tifosi ha sempre rappresentato una passione insostituibile. Al pubblico granata non è mai interessata la categoria in cui militava la propria squadra, o l’avversario di turno, per loro è importante quella casacca granata e quel cavalluccio marino simboli di un’identità collettiva. A quasi cento anni dalla fondazione, non sono state tante le vittorie da mettere in bacheca, ma il popolo granata continua a seguire sempre numerosissimo le sorti della propria squadra.
Dopo la promozione nel 1990 in serie B e la seconda storica promozione in serie A, i salernitani hanno vissuto delusioni e fallimenti ma sono stati capaci, nello stesso tempo, di dimenticare e andare avanti. Con l’avvento di Lotito e Mezzaroma, in soli quattro anni, pur dovendo ripartire con un nome e un colore diverso, si è vissuto una cavalcata trionfale che ha riportato la società granata dalla serie D alla B.
Alla presentazione sono intervenuti Monica Matano, giornalista Rai. Antonietta Piscione, editor Print Art Edizioni Riccardo Santoro, presidente CCSC, Mariano Turco, allenatore ‘‘Valentino Mazzola’’ ed una delegazione della US Salernitana 19:19 nonché di ex calciatori e tecnici tra cui Carlo Perrone e Leonardo Menichini.
Il trainer laziale si è detto molto emozionato di rivedere vecchi amici ed è stata l’occasione per raccontare vecchi aneddoti: “Vincere in una piazza come Salerno è un qualcosa di meraviglioso. Porto ancora nel cuore la coreografia della Curva contro il Poggibonsi, mi manca l’Arechi pieno ma il mio nome è scritto nella storia di questo club e ne sono orgoglioso”.
Anche Leonardo Menichini ha espresso il suo pensiero: “Mi aspettavo la riconferma, ma non ho rancore nei confronti di nessuno. Ho vinto a Salerno, ho contribuito alla salvezza ereditando una situazione difficile, queste serate mi fanno capire che la gente ha saputo apprezzare a mente fredda la nostra impresa. Qui ho lasciato tanti amici e ricordo ancora con gioia la festa contro la Casertana e quando Morò ci fece venire i brividi cantando durante la festa”.
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