L’appuntamento è per giovedì 6 ottobre, con l’inaugurazione della Sala Mario Napoli (dal nome dello scopritore della straordinaria opera affrescata), dopo una serie di lavori di ristrutturazione. Il cantiere, avviato a fine maggio, è stato realizzato grazie a una donazione di 25mila euro da parte di Antonio Palmieri della Tenuta Vannulo. Il “Tuffatore” rientra al museo dopo un lungo soggiorno all’Archeologico di Napoli, come ospite d’onore della mostra “Mito e natura”, in programma fino al 30 settembre. Non solo: in occasione della presentazione ufficiale a stampa e pubblico, il direttore del parco archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, annuncia l’esposizione inedita di “una scoperta straordinaria, un rinvenimento che getta nuova luce sulla Tomba del Tuffatore e che cambierà la storia dell’arte pestana ed oltre”
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La tomba del truffatore esiste ed è custodita ad appena 100 km a nord-ovest di Paestum. Hanno semplicemente scambiato Salerno per Napoli.
Tu sei solo un rozzo incrocio tra un barbaro longobardo ed un cafone lucano cioè sei salernitano, ahi te! Sciacquati la bocca prima di pronunciare il nome di Napoli. Che misera esistenza è la tua , sei il classico prototipo salernitano . Agli occhi di un napoletano resterai sempre un cafone di provincia che si bea delle sue luci (cafone) di Natale del suo paese. Tienilo sempre a mente!