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Troppe richieste, l’Entella intervista Breda e dice stop ad altre dichiarazioni

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“Che emozione tornare a Salerno per la prima volta da allenatore. Ci aspetta una battaglia”. Sono le dichiarazioni di Breda al sito web dell’Entella che ha deciso di intervistare l’ex allenatore granata anche per chiudere le pressanti richieste da Salerno di raggiungere al telefono il mister dell’Entella. Breda ha raccontato il suo legame per Salerno, il suo affetto per la città.

“A Salerno sono stato tanti anni: sono stato giocatore, allenatore, assessore. Non è una città come le altre, è la mia seconda casa dove ancora oggi ho tantissimi amici”. Prima di svelare un simpatico retroscena relativo al tormentone scoppiato dopo una rete di Roberto Breda in un derby contro l’Avellino: “Sì, Breda al 76′.




La cosa curiosa è che in porta per l’Avellino c’era Negretti, che lavora qui con noi (allenatore dei portieri dell’ottima formazione Primavera, ndr) e spesso ne abbiamo parlato. Abbiamo sensazioni diverse, per me è un ricordo bellissimo mentre per lui meno, soprattutto perchè mi ha detto che dopo quel gol subito ebbe alcune difficoltà.

Facemmo il viaggio di ritorno in aereo – ricorda ancora Breda – perchè lui è di Savona ed io dovevo ritornare a Genova da mia moglie. Viaggiammo uno accanto all’altro, io sorridente e lui meno. Esperienza da allenatore a Salerno? Purtroppo non riuscimmo ad andare in B. Si creò un affiatamento incredibile tra la città ed i tifosi.

La squadra fu fantastica, un percorso in crescendo culminato con la gara di Alessandria: emozioni fortissime che mi legano ancor di più a Salerno, dove ho ancora casa e vado in vacanza. Fa parte della mia vita, seguo sempre la Salernitana. Non conosco la proprietà ma sono felice perchè è solida e può far sognare la piazza. Rapporto con Sannino? Abbiamo avuto un battibecco, per colpa mia, ma poi ci siamo ritrovai in Costiera e ci siamo chiariti. E’ una persona che stimo, un professionista con le caratteristiche giuste per Salerno”.

Altra curiosità: Breda che appende gli scarpini al chiodo con la maglia granata indosso ed ora allena l’Entella. Viceversa, Sannino ha detto addio al calcio giocato proprio in Liguria ed ora siede sulla panchina granata: “Questo non lo sapevoPer noi non sarà affatto facile, l’Arechi è uno stadio caldo e noi fuori casa incontriamo qualche difficoltà. Sarà una battaglia in mezzo a tanti amici e faremo di tutto per portare punti a casa.

Da allenatore non sono più tornato all’Arechi, l’anno scorso sono subentrato dopo la sconfitta a Salerno: m’hanno fatto prendere il posto – dice sorridendo –  Per quanto riguarda l’Entella, dobbiamo migliorare fuori casa anche se non sarà semplice ripeto contro una squadra in salute. Siamo tranquilli, posso contare su un gruppo che ha sempre voglia di migliorare”.

 

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