I fatti del giorno: sabato 5 novembre 2016

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rassegna fatti del giornoHACKER PENTAGONO DENTRO SISTEMI CREMLINO, ATTACCO SE SERVE
CONTRO EVENTUALI MINACCE A VOTO. TESTA A TESTA CLINTON-TRUMP

Gli hacker del Pentagono sono riusciti a penetrare i sistemi di
comando del Cremlino, rendendoli vulnerabili ed esposti a
possibili cyberattacchi, se cio’ dovesse essere ritenuto
necessario dagli Usa, in relazione alle minacce contro le
elezioni presidenziali di martedi’ prossimo. I due candidati
alla Casa Bianca, Hillary Clinton e Donald Trump, sono sempre
piu’ testa a testa e l’ex first lady non e’ ancora certa di
riuscire a raggiungere la soglia dei 270 ‘grandi elettori’
necessaria per vincere. Secondo l’ultimo sondaggio della Cnn,
Clinton e’ a quota 268 e Trump a quota 204, con 66 grandi
elettori ancora in bilico.
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VATICANO CONDANNA FRASI RADIO MARIA SU SISMA CASTIGO DIVINO
GOVERNO APPROVA DECRETO CHE TAGLIA PROCEDURE BUROCRATICHE

Il Vaticano condanna le frasi andate in onda su Radio Maria sul
terremoto, additato dal teologo padre Giovanni Cavalcoli come
”castigo divino” provocato dalle ”unioni civili”,
definendole ”offensive e scandalose”. E’ monsignor Angelo
Becciu, sostituto della Segreteria di stato vaticana, a
esprimere tutta l’indignazione che ha attraversato gli ambienti
ecclesiastici. Non si scusa, invece, padre Cavalcoli e insiste:
”Confermo tutto, i terremoti provocati da peccati dell’uomo
come le unioni civili”. Intanto approvato dal Governo il
decreto che taglia le procedure burocratiche, velocizza
l’istallazione dei container e da’ poteri diretti ai sindaci per
mettere subito in sicurezza chiese e beni architettonici.
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FACEBOOK DOVEVA RIMUOVERE LINK TIZIANA, RAGAZZA SUICIDA
DA TRIBUNALE CIVILE NAPOLI NORD SI’ A RICORSO MADRE TIZIANA

Facebook avrebbe dovuto rimuovere immediatamente i link e le
informazioni relativi a Tiziana – la 31 enne di Mugnano (Napoli)
morta suicida il 13 settembre dopo la diffusione sul web di
video hard che la ritraevano – una volta che era emersa
l’illiceità dei contenuti, e senza attendere un preciso ordine
dell’autorità amministrativa o giudiziaria. Il Tribunale Civile
di Napoli Nord ha parzialmente rigettato il reclamo di Facebook
Ireland, accogliendo le ragioni della madre di Tiziana, Teresa
Giglio. I giudici hanno accolto invece la parte del reclamo
presentato dai legali del social network, affermando che non
sussiste ”un generale obbligo di sorveglianza ovvero un obbligo
generale di ricercare attivamente fatti o circostanze che
indichino la presenza di attivita’ illecite’.
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BOMBA UCCIDE 12 PROFUGHI, TRA CUI BAMBINI, IN NORD IRAQ
FORZE GOVERNATIVE AVANZANO A MOSUL, ISIS CERCA DI RESISTERE

Una bomba ha ucciso almeno 12 profughi, fra cui alcuni bambini,
che erano riusciti a sfuggire da Hawija, nel nord dell’Iraq, in
mano all’Isis. Intanto infuria la guerra strada per strada alla
periferia di Mosul. E’ cominciata la seconda fase dell’offensiva
per la riconquista della citta’: le forze governative hanno
tentato di penetrare nei sobborghi orientali. I miliziani si
sono ritirati da alcuni quartieri, lasciando però dietro di loro
cellule di combattenti pronti al suicidio. Dall’ufficio dell’Onu
per i diritti umani di Ginevra rimbalzano notizie
dell'”uccisione di massa” di almeno 50 disertori dell’Isis.
—.

UN MESE DA REFERENDUM,PARTE DA LEOPOLDA VOLATA RENZI PER SI’
CUPERLO VERSO SI’, PD SPACCATO, NO DA SPERANZA E BERSANI

A un mese dal referendum, parte dalla Leopolda la volata per il
Sì. Matteo Renzi torna a ”casa” e chiama a raccolta ogni
risorsa per la sua partita più difficile. Intanto i vertici Pd
cercano il Si’ di Gianni Cuperlo, con un accordo, forse firmato
oggi, su un documento che delinea le future modifiche alla legge
elettorale. E’ invece ufficiale che l’area della sinistra del
partito, guidata da Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani,
votera’ No proprio in dissenso sull’Italicum.
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ISIS RIVENDICA PATERNITA’ AUTOBOMBA DIYARBAKIR, IN TURCHIA
GOVERNO ERDOGAN ARRESTA 9 DEPUTATI CURDI. PROTESTE UE
L’Isis ha rivendicato la paternità dell’autobomba esplosa a

Diyarbakir, citta’ nel sud-est della Turchia a maggioranza
curda, in cui sono rimaste uccise 9 persone e altre 100 ferite.
Ieri mattina, prima dell’esplosione, il governo di Erdogan aveva
decapitato l’opposizione curda, arrestando con l’accusa di
sostegno al ”terrorismo” del Pkk 9 deputati del partito Hdp,
tra cui il suo leader carismatico Selahattin Demirtas. L’Ue
aveva parlato di ”democrazia compromessa”. ”Non accettiamo
lezioni sullo stato di diritto dall’Ue”, dove ”molti Paesi
danno un forte sostegno al Pkk”, aveva replicato Ankara. (Fonte ANSA).

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