Lino non doveva morire, la rabbia degli amici: «Non è giusto»

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lino-trezza-3“Sono questi i momenti in cui ti passa la voglia di vivere, vorresti prendere a pugni la vita e sei lì a chiederti perché? Fa un male cane, non è giusto, non ci credo,non voglio crederci….” E’ il messaggio di uno dei tanti amici di Lino Trezza il 34enne salernitano, dipendente della cooperativa Flavio Gioia, rimasto schiacciato da due container all’interno del muletto mentre lavorava al porto di Salerno nella nave Grimaldi, Grande Argentina.

L’uomo ha perso il controllo  del mezzo  per cause ancora in corso di accertamento, mentre scendeva da una rampa, finendo così contro i container accatastati, due dei quali sono caduti sul mezzo, schiacciandolo. Immediati i soccorsi che hanno potuto solo constatare la morte del ragazzo molto conosciuto in città. La vittima, infatti, aveva la passione per la musica.

La cabina era distrutta, tanto che per estrarre il corpo è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Il corpo era intatto, se non fosse stata per una ferita che ha rescisso l’arteria femorale provocando, molto probabilmente, la morte per dissanguamento.

L’autopsia prevista per domani stabilirà le cause del decesso dell’uomo che lascia moglie e un figlio piccolo. Il mezzo è stato sequestrato. Intanto, i sindacati hanno annunciato per domani, in segno di lutto, forme di sciopero di almeno un’ora e assemblee di tutti i lavoratori dei porti.

Secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti “un’altra vittima del lavoro nei porti significa che gli sforzi prodotti sino ad oggi non sono sufficienti e si deve fare molto di più sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza per garantire l’incolumità di chi ci lavora”.

“Ci interroghiamo – affermano i sindacati – sul perché ancora oggi, nonostante si sia concluso da tempo il confronto tra le parti sociali ed i ministeri competenti, i Governi che si sono succeduti non hanno emanato i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitato dalle organizzazioni sindacali.

Vista l’avvenuta riforma della portualità che a brevissimo metterà più porti in stretta correlazione tra loro tramite le Autorità di Sistema Portuale, esigiamo – chiedono infine le tre sigle sindacali dei trasporti – l’attenzione dovuta delle Istituzioni e l’ascolto necessario per le istanze dei lavoratori affinché non si ripetano più incidenti drammatici come quello di ieri”.

Tanti i messaggi di cordoglio sulle bacheche dei familiari di Lino Trezza. In uno di essi si legge:  “Tutte le parole che vorrei dirvi sarebbero effimere per,un dolore cosi disumano che vi ha devastato,un dolore imparagonabile a qualsiasi altro,sappiate che e’ anche il nostro,questa tragedia ci ha strappato il cuore,vorrei abbracciarvi alleviare il vostro dolore e far si che fosse stato solo un brutto sogno,posso dirvi solo coraggio,la vita e’ un soffio”

 

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