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De Luca, Gasparri a Salerno: «Vi era flagranza di reato»

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Si è soffermato lungamente sulla figura del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e sul ruolo che deve svolgere la procura salernitana, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, intervenuto a Salerno, alla sede provinciale di Forza Italia per parlare delle ragioni del no al referendum.

Gasparri ha affrontato l’argomento partendo dal caso del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti (Forza Italia), accusato di violazione della legge elettorale, con l’aggravante del metodo mafioso, in occasione delle elezioni amministrative del 2013, e di voto di scambio politico-mafioso, in occasione delle elezioni regionali del 2015. “Alla magistratura – sottolinea Gasparri – mi sento di dire di fare tutto il necessario, nei confronti di tutti a qualsiasi schieramento appartengano.

Ci sono accertamenti in corso, ma io sono scandalizzato non dagli accertamenti di Scafati che evidentemente vanno avanti, bensì dall’inerzia del presidente della Regione Campania che ha esortato i sindaci a fare clientelismo, a corrompere gli elettori. Quel famoso discorso (quando De Luca fu registrato a sua insaputa mentre invitava 300 sindaci a far votare per il ‘Sì’, ricordando gli investimenti del governo Renzi per la Campania ndr) contiene una serie di reati. Io penso che la Procura della Repubblica di Salerno dovrebbe indagare, proprio come sta facendo con altre vicende. Noi ci lamentiamo delle indagini che non si fanno, non di quelle che si fanno.

Quelle che sono in corso vedremo che esiti avranno. Vediamo una inerzia della Procura di Salerno. Nel Salernitano quando le inchieste di devono fare, si fanno. Credo che su De Luca se ne sono fatte molte; alcune sono finite a suo vantaggio, altre, mi sembra, sia ancora in corso.

Questa ricerca spasmodica e clientelare era da arresto in diretta, perché lì c’era una flagranza di reato evidente, c’e il voto di scambio teorizzato. Non si può ridurre tutto a battute sui totani, perché De Luca gioca anche sul fare Crozza che imita De Luca. Noi siamo di fronte a reati penali”.

“La Procura di Salerno che fa?” Ha poi detto Gasparri, “Dorme o sta sveglia? Anche l’antimafia ha sollecitato. Lui ha detto che arrivano fiumi di soldi da spendere. Mi sembrano un estratto di quelle fiction sulla camorra, solo che qua non è la fiction ma la realtà è non si può far finta di giocare all’imitazione dell’imitatore per buttarla in barzelletta”, ha detto il senatore di Forza Italia.

Sempre Gasparri ha poi aggiunto parlando del premier Renzi: “Il metodo De Luca è quello che Renzi sta seguendo in tutta Italia: clientelismo, minacce, condizionamento del voto. Il no – spiega Gasparri – è anche una reazione di libertà a questa pressione che vede l’uso dei soldi pubblici, materie che meriterebbero l’attenzione delle Procure”.

Secondo Gasparri “c’è, dunque, una necessità di ribellione, di trasparenza, perché il no è un no ad una riforma confusa e pasticciata, ma anche ad una pressione indebita che vede la Campania prima vittima”. “Se vince il no – conclude Gasparri- si dimette Renzi, si fa una legge elettorale che la si dovrebbe fare comunque, visto che manca per il Senato. Nel più breve tempo possibile si deve andare al voto. Non credo che si debba procrastinare una verifica popolare che è necessaria”.

(Fonte ANSA)

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