E’ quanto ha detto a Caserta il governatore campano, Vincenzo De Luca, alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede del Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana dop, nelle Reali Cavallerizze, struttura che sorge nel complesso della Reggia Vanvitelliana patrimonio dell’Unesco. “Ho letto della vicenda dell’ospedale di Saronno – prosegue De Luca – ma in nessun grande giornale ho visto scritto di malasanità né ho visto riportata l’indicazione che Saronno è in Lombardia.
Non voglio speculare, la Lombardia è un luogo di tante eccellenze produttive, del lavoro e del sacrificio, ma se una vicenda del genere fosse successa in Campania ci avrebbero crocifisso. Questo è incredibile. E ricordo anche che fino a poco tempo fa parlare di eccellenze campane in Italia era impossibile tanta era la pubblicità negativa”. Due eccellenze, una architettonica, l’altra enogastronomica, che si uniscono in un connubio unico.
“La Reggia di Caserta è il monumento più bello e solenne del mondo; al suo confronto Versailles è come l’acqua fresca” dice De Luca, che poi, parlando del comparto “dell’oro bianco”, annuncia che “sono già stati stanziati otto milioni di euro per il Consorzio affinchè faccia attività di promozione. Inoltre entro fine anno apporteremo al Psr (Piano di sviluppo regionale) da 800 milioni di euro quelle modifiche utili a valorizzare le filiere produttive, come quella della mozzarella, che è strategica, in quanto oltre ad un fatturato annuo di mezzo miliardi di euro, da’ lavoro a 15mila addetti, molti dei quali giovani”.
L’altra faccia della medaglia è il “salvataggio” da anni di incuria di un immobile storico come le Reali Cavallerizze, con la vegetazione che appena nell’ottobre 2015, ricorda il direttore della Reggia Mauro Felicori, “arrivava alle ginocchia mentre l’umidità aveva completamente rovinato i muri. Io mi ero appena insediato e pensai subito che bisognava ridar vita alle Cavallerizze”.
La struttura era stata restaurata anni fa con cinque milioni di euro di fondi pubblici, aveva ospitato la mostra di Riccardo Dalisi e poi, dopo la fine dell’esposizione, era stata chiusa e finita nel “dimenticatoio”, senza alcuna opera di manutenzione. Ora ospiterà la sede Consorzio.
“Per anni – ricorda il presidente Domenico Raimondo – avevamo chiesto maggiore attenzione dalle istituzioni, e anche i politici ci avevano fatte tante promesse non mantenute. Con Felicori abbiamo ottenuto una sede prestigiosa, che è aperta a tutti; in questa sede formeremo anche i giovani, perché solo loro la speranza di questo comparto”. A tagliare il nastro sono stati il presidente De Luca ed il vescovo di Caserta, Giovanni D’Alise.
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